Una delle cose che ho capito grazie a voi è che questo sito parla di luoghi che sono “fuori”: fuori dalle guide turistiche, fuori dalle trasmissioni di viaggio, fuori dai consigli degli altri.
Io stesso forse non saprei tornarci, se lo volessi.
Alcuni dei posti più belli che ho visto non hanno nemmeno un nome.
Gli schemi comuni sono una gabbia in cui è facile entrare, e difficile uscire.
Non saprei dirvi perché e come, ma è così facile rimanere intrappolati nella convinzione che “viaggiare” voglia dire “andare in un posto”, un posto determinato all’atto della partenza.
La pianificazione.
Ma come si possono mettere in conto tutte le variabili, le emozioni, le cose che si scoprono in viaggio? Arrivati a destinazione, noi non siamo più le persone che sono partite, tanto tempo prima.
Non è un po’ come la vita? un giorno scegliete una carriera, un percorso di studi, una casa. E il giorno dopo vi accorgete che c’è qualcosa di sbagliato, che forse non era la scelta giusta.
L’errore è stato non mettere in conto che un giorno, potreste semplicemente voler accostare la macchina, e guardare il panorama.
È uscito il mio nuovo romanzo!
THE END
Thriller distopico
Abiti in un mondo perfetto, vivi una vita lunghissima, muori il giorno prestabilito. Ma se scoprissi che il prezzo da pagare è altissimo?