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Sassolini

Tempo di lettura stimato : 1 minuto

Tornerò a casa senza correre: l viaggio è tutt'altro che finito, e c'è sicuramente qualche altro sassolino di vita da infilare in una tasca dimenticata.

tramonto-WanderingWilChilometro 8804 – Giorno 67.

E’ un po’ di tempo che sono in ascolto di una mia sensazione ricorrente, in quello stato di chiarezza emotiva che solo la solitudine riesce a darmi. Una sensazione che si ripete da qualche giorno, e che mi porta un messaggio che ho deciso oggi di confermare.

E’ ora di iniziare il ritorno a casa.

Non saprei dire precisamente cos’è cambiato, e sinceramente non voglio nemmeno accanirmi a cercare qualche motivo strano: ogni viaggio deve semplicemente giungere a una conclusione, per ogni partenza c’è un ritorno, e per ogni arrivederci c’è un bentornato.

Forse è l’inevitabile stanchezza dei quasi novemila chilometri fatti, o dei due mesi trascorsi in strada.

C’è sicuramente una componente di amarezza nell’aver lasciato alle spalle la parte di mondo che amo di più: la natura selvaggia, il silenzio, la bellezza primitiva delle cose.

Il mio percorso è stato così ricco di esperienza, che raccogliendone un po’ alla volta, come se fossero dei piccoli sassolini lungo la strada, ho già riempito il mio zaino. Insistere a raccoglierne ancora sarebbe solo ingordigia e spreco.

In fondo sono cresciuto già tantissimo in questo viaggio. Posso voltarmi e guardare con affetto i chilometri fatti: alcuni sono stati certamente inutili e terribilmente lunghi, altri semplicemente adorabili, ma tutti egualmente unici. Posso sorridere agli errori fatti come alle grandi scoperte e dire a me stesso, con orgoglio: ho vissuto.

Come in una piccola vita, ho riso, ho pianto, ho gioito e sono stato malinconico, ho imparato cose nuove, ne ho ricordate di dimenticate, e le ho condivise. Ho preso dal mondo quello che mi era utile, l’ho fatto mio, e l’ho restituito intatto.

Non c’è nessun rimpianto quindi, se da oggi seguo il mio naturale istinto che mi porta verso casa. Salterò le grandi metropoli che avevo messo sul piano di viaggio due mesi fa, non mi interessano più. Io non sono la stessa persona che aveva progettato quel percorso.

Tornerò a casa a passo spedito, ma anche senza correre, perché in fondo mancano ancora più di duemila chilometri, il viaggio è tutt’altro che finito, e non si sa mai… lungo la strada c’è sicuramente qualche altro sassolino di vita che posso infilare in una tasca dimenticata.

Il mio nuovo romanzo!

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Avventura | Mistero | Riscatto

“Salgo sul Trono di Pietra, lascio spaziare lo sguardo
su quello che è a tutti gli effetti il mio dominio, e penso a tutte le cose che mi mancherebbero se me ne andassi o a tutte le cose che non sopporto più. Qui sono contemporaneamente libero e non lo sono. Sono un re prigioniero.“

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Agosto 16, 2013 - RTW 6

Sulla Strada Giusta

Il viaggio è negli occhi, nel cuore e nella testa, e non finisce mai.

Da una scogliera a picco sul Mar Glaciale Artico, un uomo respira finalmente la libertà. Intorno ha solo il silenzio e davanti l’orizzonte, infinito e limpido. Appena qualche mese prima non l’avrebbe mai creduto possibile. Aveva trentun anni e un lavoro stabile: il sogno di molti, ma non il suo. Così un giorno ha detto basta e si è messo in cammino su sentieri sconosciuti, per cercare una risposta ai confini del mondo, senza ancora sapere se quello alla vita di prima sarebbe stato un arrivederci o un addio. Dal Sudamerica a Budapest, dall’India alla Scandinavia, tra paesaggi mozzafiato e momenti di intima condivisione, Francesco vive esperienze inattese che gli mostrano chi è davvero, un giorno dopo l’altro. Lontano da casa o tra la propria gente, l’importante è mettersi in gioco. Dopo il successo del blog Wandering Wil e i tantissimi lettori incontrati in Rete, Francesco Grandis è riuscito nell’impresa di pubblicare la sua storia. Sulla strada giusta è un “urlo nel silenzio” per svegliarci dal torpore della routine e ricordarci che se non insegui la felicità non avrai chance di trovarla.

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Francesco Grandis

Francesco Grandis
Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore, editore e padre.
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Sulla strada giusta
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