Ho un altro augurio da fare. Per il 2017 appena iniziato auguro a tutti noi che non manchi mai il desiderio di migliorare, di essere persone migliori.
Attenzione però: nel farlo, non voglio supporre che ognuno di noi non sia già un’ottima persona, o che sia in qualche modo mancante di qualcosa. No, assolutamente.
Ma mi guardo intorno e non posso fare a meno di vedere così tanto potenziale umano inespresso, così tante persone che, pur nella loro maturità, si sono accontentate di sé stesse troppo presto, rinunciando a una qualche forma di eccellenza in termini di intelletto, empatia, cultura, salute. Persone in movimento lungo tanti binari, che hanno rinunciato volontariamente alla possibilità di cambiare direzione. Persone impaurite, occupate in priorità che nemmeno gli appartengono del tutto, persone che getterebbero all’aria un matrimonio pur di tenere in ordine la cucina.
Persone che non s’alzano dalla sedia su cui si sono accomodate troppo presto, convinte di essere già arrivate o di non dovere a sé stesse un altro tratto del percorso. Oppure perfettamente consapevoli di poter, o dover, cercare d’essere migliori, ma in qualche modo quel loro pensiero non scende dalla testa fin dove prenderebbe forza e movimento: nella pancia, all’altezza della bocca dello stomaco, lì dove si sente più forte il pugno.
Ecco perché voglio augurare a tutti il desiderio. Perché se è raro che il pensiero di migliorare, da solo, possa portare a qualche cambiamento reale, è altrettanto raro che chi desideri fortemente qualcosa non trovi, prima o poi, il modo di raggiungerla.
Un 2017 migliore, e di miglioramento, a tutti noi. Un abbraccio.
Il mio nuovo romanzo!
IFALIK
Avventura | Mistero | Riscatto
“Salgo sul Trono di Pietra, lascio spaziare lo sguardo
su quello che è a tutti gli effetti il mio dominio, e penso a tutte le cose che mi mancherebbero se me ne andassi o a tutte le cose che non sopporto più. Qui sono contemporaneamente libero e non lo sono. Sono un re prigioniero.“