Continuo a usare l’evoluzione naturale come criterio di giudizio, ovvero il solito: “quello che ci piace istintivamente migliora le nostre condizioni di sopravvivenza”
Quindi, se la vista di certi paesaggi e silenzi come quelli dei giorni scorsi ci provoca così tanto piacere, da spingerci perfino alle lacrime, è evidente che ci deve fare bene anche da un punto di vista fisico.
Oh, si può pensare che sia tutto un fattore culturale, ma la sofferenza con cui si riacquista questa serenità naturale ha qualcosa di simile alla liberazione. Una tigre nata e cresciuta in cattività, non riacquista forse il suo istinto naturale, che pure non fu mai espresso, una volta tornata in libertà negli spazi che appartengono alla sua specie?
E così noi, forse ci sentiamo come se tornassimo a qualcosa a cui realmente apparteniamo?
È uscito il mio nuovo romanzo!
THE END
Thriller distopico
Abiti in un mondo perfetto, vivi una vita lunghissima, muori il giorno prestabilito. Ma se scoprissi che il prezzo da pagare è altissimo?