Questo non è un vero e proprio articolo, ma una specie di confessione: sono stanco.
Da due settimane soffro di cervicali, mal di testa, dolori vari e anche qualche attacco di febbre. Colpa della tensione a cui sono sottoposto in questo periodo che precede l’uscita del mio libro. Mi sono fatto carico di tanti di quegli impegni che adesso ne sto pagando le conseguenze.
Il messaggio che mi sta dando il mio corpo è semplice: prenditi una pausa, Francesco, stai correndo troppo. E il corpo in questi casi ha sempre ragione.
Una pausa vera e propria non posso ancora prenderla, ma posso però alleggerirmi di ciò che non è strettamente indispensabile.
Ed ecco perché questa settimana non ho un articolo da farvi leggere. Non sono gli argomenti che mi mancano, anzi, ma non riesco a far scorrere le parole come dovrebbero.
Oggi pomeriggio ho usato il mio solito trucco per ungerle, e ho fatto una lunga passeggiata solitaria, in riva al mare. Normalmente tornerei con l’articolo già scritto in testa, una decina di note sul mio blocchetto degli appunti e uno o due capitoli per il racconto fantasy che ho iniziato tempo fa, ma questa volta sono tornato con un pensiero solo: non ho fatto tutta questa strada nella mia vita, per poi finire a scrivere controvoglia e contro i messaggi del mio corpo. Posso accettare serenamente il fatto che è meglio prendermi una piccola pausa. Ne ho bisogno e me la merito, e voi vi meritate di leggere solo materiale di qualità, non parole spremute e raccattate solo per riempire un buco settimanale.
Allora ho scritto queste poche parole per dirvi che tornerò con gli articoli non appena avrò di nuovo le energie mentali e fisiche per farlo. Spero presto, perché l’articolo settimanale è un’abitudine che piace anche a me.
Chiedo anche a tutte le persone che mi hanno scritto e stanno aspettando una mia risposta di avere un po’ di pazienza: risponderò sicuramente, ma tra un po’ di tempo.
Grazie della vostra comprensione e del vostro affetto.
Sinceramente, e sempre vostro,
Il mio nuovo romanzo!
IFALIK
Avventura | Mistero | Riscatto
“Salgo sul Trono di Pietra, lascio spaziare lo sguardo
su quello che è a tutti gli effetti il mio dominio, e penso a tutte le cose che mi mancherebbero se me ne andassi o a tutte le cose che non sopporto più. Qui sono contemporaneamente libero e non lo sono. Sono un re prigioniero.“