Wandering Wil

Il blog di Francesco Grandis

  • Home
  • Inizia qui
  • Libri
    • Sulla strada giusta
    • Ifalik
    • The end
    • Da zero a diecimila
    • Libri che vi consiglierei
  • Chi sono
  • Contatti
IFALIK

In libreria e online

L’urlo del criceto

Tempo di lettura stimato : 2 minuti

Perché anche i criceti nel loro piccolo si incazzano

hamsterUno studio condotto dall’associazione dei consumatori Adoc afferma che un italiano spende ogni giorno in media 39,40 euro e ne guadagna 47. Questo corrisponde a un risparmio mensile di poco più di 200 euro oppure, vedendola dal lato opposto, significa che l’84% dei propri guadagni se ne va per fronteggiare le esigenze di tutti i giorni.

Se questo studio è realistico, vuol dire che l’italiano medio guadagna in un mese esattamente quanto basta per vivere quel mese. Gli avanzano 200 euro per gestire gli imprevisti.

Vuol dire anche che l’italiano medio non si può permettere di lavorare meno, altrimenti non guadagnerebbe abbastanza per vivere.

E infine vuol dire anche che non si può permettere di fare progetti, perché non solo non guadagna abbastanza, ma il lavoro non gli lascia il tempo per dedicarsi ad altro.

Bella trappola, vero? Non si può scendere e non si può scappare.

E io la conosco bene, questa trappola, e gli ho dato un nome: la rotellina del criceto. Corri corri corri e non vai da nessuna parte. Lavori tutto il giorno, tutti i giorni, e a fine mese cos’hai ottenuto? 200 euro se ti va bene, e neanche quelli se ti si rompe la macchina.

E dov’è la crescita personale? Dove sono le passioni, i progetti? Dove sono i risparmi con cui pensare di costruire la casa dei propri sogni?

Non ci sono. Sono sempre un po’ più in là. Sono il mese successivo, o l’anno prossimo. Ma l’anno prossimo è uguale al precedente, e anche quello dopo. E il tempo passa, ma si resta sempre nello stesso punto. Non si va da nessuna parte. È una ruota, e se corri più veloce ti stanchi solo prima.

Non puoi avere la soddisfazione di aver guadagnato abbastanza, se è quello che desideri. I tuoi genitori e i tuoi nonni sono riusciti a comprarsi la casa in cui sono invecchiati. Tu invece per trent’anni starai seduto sotto la scrivania di un banchiere.

E nel frattempo non riesci nemmeno a crescere, a diventare qualcuno, a fare esperienza, a fare qualcosa della tua vita, perché sei occupato a lavorare, e del tuo tempo rimangono solo le briciole. 

Io ci ho corso parecchio su quella ruota, amici miei. Correvo come tutti in cambio di un po’ di mangime, quel tanto che mi bastava per un altro giro di corsa.

Poi un bel giorno mi sono chiesto: “ma ha senso tutto questo?”

No. No che non ha senso! 

Ed è allora che ho capito: se volevo arrivare da qualche parte, dovevo smettere di correre in avanti.

Dovevo fare un passo di lato, e scendere. Iniziare a correre solo per me stesso.

È stato cinque anni fa. Sono andato lontano, da allora, e ho capito tante cose, ma sicuramente ho capito questo:

Non sarò mai più il criceto di qualcun altro.

Click To Tweet

 

Photo by The.Rohit (non ho resistito: ho dovuto farci il meme)

Il mio nuovo romanzo!

IFALIK

Avventura | Mistero | Riscatto

“Salgo sul Trono di Pietra, lascio spaziare lo sguardo
su quello che è a tutti gli effetti il mio dominio, e penso a tutte le cose che mi mancherebbero se me ne andassi o a tutte le cose che non sopporto più. Qui sono contemporaneamente libero e non lo sono. Sono un re prigioniero.“

SCOPRI DI PIÙ

Ti è piaciuto l'articolo? Clicca o condividilo sui social!

Articoli Suggeriti:

  • INCREDIBILE!!! Un uomo entra in un bar e… NON CREDERETE A QUELLO CHE È SUCCESSO!!!1!
  • Benvenuto!
  • La sopportazione dell’uomo medio, ovvero “se tutti facessero come me”
  • Immaginare la libertà: la risposta ai “nontuttisti”
Post Precedente in Società
« Spegni quella cazzo di televisione!
Prossimo Post in Società
Senza denaro, saremmo tutti ricchi »

Gennaio 29, 2015 - Società

Sulla Strada Giusta

Il viaggio è negli occhi, nel cuore e nella testa, e non finisce mai.

Da una scogliera a picco sul Mar Glaciale Artico, un uomo respira finalmente la libertà. Intorno ha solo il silenzio e davanti l’orizzonte, infinito e limpido. Appena qualche mese prima non l’avrebbe mai creduto possibile. Aveva trentun anni e un lavoro stabile: il sogno di molti, ma non il suo. Così un giorno ha detto basta e si è messo in cammino su sentieri sconosciuti, per cercare una risposta ai confini del mondo, senza ancora sapere se quello alla vita di prima sarebbe stato un arrivederci o un addio. Dal Sudamerica a Budapest, dall’India alla Scandinavia, tra paesaggi mozzafiato e momenti di intima condivisione, Francesco vive esperienze inattese che gli mostrano chi è davvero, un giorno dopo l’altro. Lontano da casa o tra la propria gente, l’importante è mettersi in gioco. Dopo il successo del blog Wandering Wil e i tantissimi lettori incontrati in Rete, Francesco Grandis è riuscito nell’impresa di pubblicare la sua storia. Sulla strada giusta è un “urlo nel silenzio” per svegliarci dal torpore della routine e ricordarci che se non insegui la felicità non avrai chance di trovarla.

Clicca per informazioni e scaricare l'estratto gratuito

Francesco Grandis

Francesco Grandis
Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore, editore e padre.
Continua...

Sulla strada giusta
Il libro di Francesco Grandis

IFALIK – Il mio nuovo romanzo

THE END – Distopico

Mai stato su Wandering Wil? Inizia da qui

 

I POST PIÙ POPOLARI

Mollare tutto e partire: le 8 cose che ho capito sulla paura

Marzo 6, 2014246 Comments

Hai un lavoro che non ti piace. Forse ti piaceva, tanto tempo fa, ma poi hai iniziato a sentire quell’ambiente sempre più stretto, sempre più arido. È arrivata la noia, l’insoddisfazione, la depressione. A distanza di anni non sopporti più niente, ti senti in una gabbia soffocante da cui desideri fuggire sempre più spesso. Ogni […]

Cari genitori, è ora che facciamo un discorsetto: una lettera dai vostri figli

Agosto 21, 2014141 Comments

Cari genitori, è ora che facciamo un discorsetto, io e voi. Ah, mi immagino già la vostra espressione. “E questo chi cazzo è?”, starete pensando. Io sono uno che riceve ogni giorno almeno una decina di messaggi dai vostri figli. In molti di essi chiedono a me come dire a voi che non sono felici. Prima che vi […]

La sopportazione dell’uomo medio, ovvero “se tutti facessero come me”

Agosto 7, 201495 Comments

Negli ultimi anni ho maturato una posizione sempre più aspra contro l’attuale sistema del lavoro. La mia reazione è stata “mollare tutto e partire”, nel contesto più ampio di una personale ricerca della Felicità. Ho detto e scritto più volte che non ritengo questo l’unico modo per affrontare la questione (ne parlo in questo articolo). Quando […]

La metafora dello zaino, ovvero l’arte di prepararsi alla vita

Febbraio 15, 201487 Comments

Spesso, quando parlo con chi è interessato ai miei viaggi e alle mie esperienze, mi capita di utilizzare la “metafora dello zaino” per illustrare un mio pensiero ricorrente sulla vita e sull’utilità delle cose. Lo zaino, che per quanto mi riguarda è l’unico modo sensato di trasportare i miei bagagli in viaggio, e per cui […]

  • Home
  • Privacy Policy
  • Cookie policy
  • Strumenti Privacy
  • Mappa del sito
  • Contatti

Copyright © 2013, Wandering Wil by Francesco Grandis. All rights reserved.

Copyright © 2025 · wanderingwil on Genesis Framework · WordPress · Log in