Il sistema occidentale specula sull’infelicità, sull’invidia e sull’insoddisfazione, perché questo ci rende tutti consumatori. Una persona infelice a causa del proprio aspetto comprerà vestiti e prodotti estetici; una persona insoddisfatta della propria salute comprerà farmaci e integratori e abbonamenti in palestra; una persona invidiosa della ricchezza altrui comprerà auto, gioielli, mega-televisori al plasma.
Questo sistema non tollera la persona libera, perché la persona libera è quella che un giorno dice: “Sai che c’è oggi? che ve ne andate tutti a fanculo. Io la felicità me la cerco per i fatti miei, ma quella vera però, non quella che mi proponete con la pubblicità nella fascia oraria pre-telegiornale.”
Ed è così che io sono arrivato fin qui, in riva a questo lago splendido, di fronte a un tramonto che mi incanta e mi riempie, mi sfama e mi disseta. Ci sono arrivato con un’auto vecchia ma perfettamente funzionante, con addosso abiti sporchi ma adatti al loro scopo, spettinato, con la barba da fare, ma sicuramente più felice qui che altrove.
Certo, possiedo un cellulare di ultima generazione e un ottimo portatile, ma li uso per lavorare da qui, in mezzo al niente, oppure da ovunque io senta il desiderio di andare, non per esibirli agli amici.
Non sto sfuggendo al sistema che ci rende tutti schiavi del consumo, ma ne piego le regole a mio vantaggio, per soddisfare la mia felicità, non quella del direttore delle vendite di qualche fabbrica di oggetti inutili.
La crisi economica mondiale è stata per noi un’opportunità, che purtroppo non tutti hanno colto. Quella di mollare tutto, prendere uno zaino, riempirlo delle cose che hanno veramente valore, e partire alla ricerca di qualcosa di più grande, di più importante(*).
Ma appena prima di andarsene, girarsi e urlare: “NON HO BISOGNO DI TUTTA LA MERDA CHE MI VOLETE VENDERE!”
(*) Aggiornamento Agosto 2014: come ho detto e scritto più volte, “mollare tutto e partire” è solo uno dei modi per mettersi alla ricerca di qualcosa che non si trova nella vita di tutti i giorni. È il modo che ho usato io, ma non è l’unico. Ognuno deve trovare il suo. Ne parlo in questo articolo.

Il mio nuovo romanzo!
IFALIK
Avventura | Mistero | Riscatto
“Salgo sul Trono di Pietra, lascio spaziare lo sguardo
su quello che è a tutti gli effetti il mio dominio, e penso a tutte le cose che mi mancherebbero se me ne andassi o a tutte le cose che non sopporto più. Qui sono contemporaneamente libero e non lo sono. Sono un re prigioniero.“