Chilometro 3696 – Giorno 22, sera.
Oggi, come per magia, ho incontrato un vecchio amico.
Ero seduto su uno scoglio piatto, da qualche parte sulle rive del lago Storuman, Svezia. Paesaggio incantevole, un tramonto che digradava dolcemente fino a nascondersi dietro un ciuffo di alberi, alla mia destra. Una brezza leggera sussurrava lieve tra le foglie, mentre piccole onde ciondolavano pigramente tra i sassi.
Poi, inizia l’incantesimo: il vento si placa del tutto, le foglie ammutoliscono, le onde poco dopo tacciono anch’esse.
E si scatena il caos.
Un caos fatto di milioni di minuscole voci, che cantano tutte assieme una musica di cui conosco l’armonia ma non le parole.
Sento gli insetti ruggire attorno a me, il fragoroso verso di gabbiani così lontani che non riesco nemmeno a vederli, piccoli animali affaccendarsi con furia nascosti dall’erba, sento milioni di minutissime zampe di formica battere tutte assieme il ritmo del loro lavoro, mentre come un esercito organizzato e brulicante percuotono con violenza una strada fatta di foglie secche.
Questo è il Silenzio.
Ben ritrovato, amico mio! Tante volte ti ho cercato, invano, trovando solo l'”altro silenzio”, il rumore. Perché è il rumore che copre tutto, è nel rumore che non si può sentire nulla. Ma tu, Silenzio, tu sei caos, tu sei melodia, tu sei la musica del mondo.
Poi una raffica di vento ti allontana da me. Prima un albero, poi un altro. Come uno strano direttore d’orchestra, ritto in cima ad un scoglio, indico la chioma del prossimo albero che comincerà a cantare. E infine, le foglie ritornano a conversare tra loro, le onde a frangersi tra gli scogli, e l’incantesimo finisce.
Non importa, va bene così.
Arrivederci alla prossima volta, amico mio.
Il mio nuovo romanzo!
IFALIK
Avventura | Mistero | Riscatto
“Salgo sul Trono di Pietra, lascio spaziare lo sguardo
su quello che è a tutti gli effetti il mio dominio, e penso a tutte le cose che mi mancherebbero se me ne andassi o a tutte le cose che non sopporto più. Qui sono contemporaneamente libero e non lo sono. Sono un re prigioniero.“