Wandering Wil

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barca-cartello-stradale-WanderingWilQuesta foto non mi è venuta benissimo, lo ammetto, ma mi da l’occasione di parlare di quella che ritengo una curiosa e bella abitudine.

Nei paesi del nord ho visto molto spesso abbellire le entrate delle case, soprattutto con fiori, ma anche statue, oggetti curiosi, sculture improvvisate. Ho visto vasi di fiori appoggiati sulle gambe di un manichino sprovvisto della parte superiore del corpo, dentro carriole, retti da statue di troll, addirittura dentro un bidet colorato di verde. Sono decorazioni di benvenuto, che a volte vengono spostate dalla soglia di casa all’ingresso della strada di accesso, qualora l’abitazione fosse isolata.

In questo caso, la decorazione è stata spostata fino all’ingresso del paese: una piccola barca adornata di fiori, per dare il benvenuto ai viaggiatori di passaggio.

Io la trovo una cosa bellissima, che trasmette una sensazione di calore umano che mi pare, soprattutto qui al nord, abbiamo perso in buona parte. Lo straniero da noi è visto sempre più spesso con sospetto e diffidenza, anche se si trattasse di uno strano e inaspettato viaggiatore.

Pensate per esempio agli autostoppisti. Quante volte vi è capitato di tirarne su uno, o quante volte siete passati dritti, pur avendo la possibilità di dare un passaggio? A detta di tante persone che ho incontrato, tra cui un simpaticissimo e curioso polacco, che di lavoro fa il “cercatore di libri rari” (!), l’Italia è il paese più difficile in cui fare autostop.

Perché siamo così diffidenti? Perché non siamo più capaci di dare il benvenuto agli stranieri, anche quelli bizzarri magari, ma sicuramente pacifici e onesti?

Dove sono finiti i nostri fiori alla soglia di casa?

Voi cosa ne pensate?

È uscito il mio nuovo romanzo!

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Thriller distopico

Abiti in un mondo perfetto, vivi una vita lunghissima, muori il giorno prestabilito. Ma se scoprissi che il prezzo da pagare è altissimo?

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Luglio 3, 2013 - Società

Sulla Strada Giusta

Il viaggio è negli occhi, nel cuore e nella testa, e non finisce mai.

Da una scogliera a picco sul Mar Glaciale Artico, un uomo respira finalmente la libertà. Intorno ha solo il silenzio e davanti l’orizzonte, infinito e limpido. Appena qualche mese prima non l’avrebbe mai creduto possibile. Aveva trentun anni e un lavoro stabile: il sogno di molti, ma non il suo. Così un giorno ha detto basta e si è messo in cammino su sentieri sconosciuti, per cercare una risposta ai confini del mondo, senza ancora sapere se quello alla vita di prima sarebbe stato un arrivederci o un addio. Dal Sudamerica a Budapest, dall’India alla Scandinavia, tra paesaggi mozzafiato e momenti di intima condivisione, Francesco vive esperienze inattese che gli mostrano chi è davvero, un giorno dopo l’altro. Lontano da casa o tra la propria gente, l’importante è mettersi in gioco. Dopo il successo del blog Wandering Wil e i tantissimi lettori incontrati in Rete, Francesco Grandis è riuscito nell’impresa di pubblicare la sua storia. Sulla strada giusta è un “urlo nel silenzio” per svegliarci dal torpore della routine e ricordarci che se non insegui la felicità non avrai chance di trovarla.

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Sulla strada giusta
Il libro di Francesco Grandis

THE END – Il mio nuovo romanzo

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Wandering Wil

Francesco Grandis
Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore esordiente e padre.
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