A fine luglio nascerà mio figlio.
Sorpresi? Mai quanto me.
Ve lo dico subito, nel caso ve lo stiate chiedendo: non era programmato. Io non programmo niente che abbia un orizzonte temporale superiore ai tre mesi di tempo, figurarsi se programmo un figlio. Sarebbe per me come decidere a tavolino il giorno dell’Apocalisse.
La notizia da principio mi aveva spaventato, sono sincero.
Diamine! Ero tornato da pochissimo dal mio illuminante viaggio in Scandinavia, per il quale avevo deciso di mollare il lavoro come programmatore nomade e di iniziare il progetto Wandering Wil per vivere come scrittore viaggiante, e mi capita… questo? Mi sembrava un macigno caduto sul cammino che avevo appena intrapreso, una frana, un terremoto, un’eruzione vulcanica, lo spostamento di una placca terreste!
Ero sconvolto.
Ho passato un intero giorno in preda a dubbi amletici, cercando di capire il significato che aveva per me un evento di questa portata.
Però, quando il frenetico pulsare del sangue ha finalmente smesso di assordarmi, ho raggiunto un silenzio più sereno, e in quel silenzio ho sentito nel mio cuore una domanda, molto chiara.
“Era forse qui che dovevo arrivare? Era questo il luogo in cui i miei passi dovevano convergere?”
E la risposta è arrivata presto, altrettanto chiara. “Si, forse il posto è proprio questo”.
Forse del mondo ho già visto a sufficienza, non per smettere di esplorarlo proprio adesso, ma per continuare a farlo assieme al mio bambino e a sua madre.
Forse in questi anni ho imparato abbastanza della vita, per poter prendere mio figlio per mano e accompagnarlo sulle strade più belle che ho scoperto e sulle altre che scopriremo assieme, fino al giorno in cui sarà lui a sceglierle.
Forse avrò il formidabile compito, il piacere e l’immenso privilegio di indirizzare quei piccoli piedini su quel sentiero della Felicità che sono riuscito a svelare.
Forse è lui il mio sentiero.
Si… Il mio cammino passa proprio di qui, e prosegue con lui.
E quindi eccomi qui adesso, in attesa di “partire” per il prossimo “viaggio”. Wandering Wil evolverà per far posto al nuovo arrivato. Ci saranno novità, ci saranno cambiamenti, ci saranno cambi di priorità.
Inizierò a usare il plurale, tanto per cominciare.
Ma se non ci saranno grossi impedimenti come ci auguriamo, continueremo a viaggiare, adattando il viaggio alle future esigenze, e io non smetterò di raccontarvi nuove storie, viste anche attraverso un altro paio di occhi, occhi da riempire di stupore e meraviglia, occhi di una creatura candida e curiosa.
Gli occhi di mio figlio.
E a dirvela proprio tutta, amici miei, non vedo l’ora di incontrarlo.
Non vedo l’ora di imparare di nuovo da lui quello che una volta sapevo ma ho dimenticato lungo la via, invecchiando.
Non vedo l’ora di riscoprire ancora una volta l’innocenza e l’ingenuità.
Non vedo l’ora di farlo sedere sulle mie spalle, mostrargli quel poco di mondo che ho già conosciuto, quello che ancora mi manca, e dirgli…
“Vedi, figlio mio? Tutto questo è già tuo. Vieni… andiamo a scoprirlo assieme.”
Augurateci buona strada!
Il mio nuovo romanzo!
IFALIK
Avventura | Mistero | Riscatto
“Salgo sul Trono di Pietra, lascio spaziare lo sguardo
su quello che è a tutti gli effetti il mio dominio, e penso a tutte le cose che mi mancherebbero se me ne andassi o a tutte le cose che non sopporto più. Qui sono contemporaneamente libero e non lo sono. Sono un re prigioniero.“