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THE END

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“Ordine e disciplina”, o non arrivo in fondo

Tempo di lettura stimato : 2 minuti

Ecco la prima cosa che ho imparato: se voglio arrivare alla fine di questo viaggio, le parole d’ordine d’ora in poi dovranno essere: ordine e disciplina.

cascata-WanderingWilChilometro 396 – Giorno 2.

Il giorno di viaggio è stato lungo ma tranquillo, con qualche scontato piccolo inconveniente, e un pomeriggio carico di una pioggia sottile ma insistente. Stancato dalle molte ore in macchina e dalle poche ore di sonno, e certamente ansioso di provare sul campo il veicolo, i mezzi e rifornimenti che mi sono messo a disposizione, ho trovato un’area di sosta piuttosto isolata, e mi sono apprestato a passare la notte sotto alcuni pini.

E’ stata una bella sorpresa scoprire dall’altro lato della strada, non immediatamente visibile, un’alta cascata, il cui rumore mi ha accompagnato per tutta la notte. Assieme a quello della pioggia, naturalmente.

Non del tutto inaspettatamente, è stata un’esperienza abbastanza più dura della prima volta che ho provato a dormire in macchina, nel cortile di casa. Non tanto per le temperature, che si sono aggirate attorno a dieci, dodici gradi, o perchè mi mancasse qualcosa, tutt’altro.

E’ stata un’esperienza “logistica”.

Rifare gli stessi movimenti o cercare gli stessi oggetti quando si hanno troppe ore di strada e poche di sonno, quando piove e fa freddo, quando la macchina è completamente carica e ogni cosa è incastrata al suo posto come un puzzle, non è stato semplice.

Mi sono trovato molto soddisfatto di un sacco di accorgimenti a cui avevo avuto tempo di pensare, in particolare quella sorta di verandina che mi protegge dagli sguardi e dal maltempo, e al cui riparo ho potuto scaldarmi del the e fare colazione, ma perché tutte le posate e le tazze sono rimaste sul box sopra il tetto? E il barattolo di cioccolata già aperto, è dentro al frigo o in una cesta nel gavone? Dove avrò messo il thermos?

Queste sono certamente sciocchezze, ma la il principio della questione è molto più serio di quello che può sembrare. Quando la tua casa è un puzzle di due metri cubi su quattro ruote, ogni movimento richiede tempo, fatica, e calma. Non è il caso di sprecarne. Non trovare il barattolo della cioccolata quando fuori sono dieci gradi è solo seccante, ma non ricordare dove hai messo le chiavi della macchina con dieci gradi sotto zero può anche essere pericoloso.

Ecco la prima cosa che ho imparato: se voglio arrivare alla fine di questo viaggio, nel modo in cui ho pensato di farlo, le parole d’ordine d’ora in poi dovranno essere: ordine e disciplina.

Sarà molto dura per me, come sa chi mi conosce bene, ma il premio sarà svegliarsi accanto a cascate come questa, che oggi sembra scorrere per i miei occhi soltanto.

È uscito il mio nuovo romanzo!

THE END

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Giugno 11, 2013 - RTW 6

Sulla Strada Giusta

Il viaggio è negli occhi, nel cuore e nella testa, e non finisce mai.

Da una scogliera a picco sul Mar Glaciale Artico, un uomo respira finalmente la libertà. Intorno ha solo il silenzio e davanti l’orizzonte, infinito e limpido. Appena qualche mese prima non l’avrebbe mai creduto possibile. Aveva trentun anni e un lavoro stabile: il sogno di molti, ma non il suo. Così un giorno ha detto basta e si è messo in cammino su sentieri sconosciuti, per cercare una risposta ai confini del mondo, senza ancora sapere se quello alla vita di prima sarebbe stato un arrivederci o un addio. Dal Sudamerica a Budapest, dall’India alla Scandinavia, tra paesaggi mozzafiato e momenti di intima condivisione, Francesco vive esperienze inattese che gli mostrano chi è davvero, un giorno dopo l’altro. Lontano da casa o tra la propria gente, l’importante è mettersi in gioco. Dopo il successo del blog Wandering Wil e i tantissimi lettori incontrati in Rete, Francesco Grandis è riuscito nell’impresa di pubblicare la sua storia. Sulla strada giusta è un “urlo nel silenzio” per svegliarci dal torpore della routine e ricordarci che se non insegui la felicità non avrai chance di trovarla.

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Sulla strada giusta
Il libro di Francesco Grandis

THE END – Il mio nuovo romanzo

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Francesco Grandis
Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore esordiente e padre.
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