Wandering Wil

Il blog di Francesco Grandis

  • Home
  • Inizia qui
  • Chi sono
  • Libri
    • The end
    • Sulla strada giusta
    • Da zero a diecimila
    • Libri che vi consiglierei
  • Eventi
  • Contatti
THE END

In libreria e online

Il cambiamento visto dagli altri

Tempo di lettura stimato : 3 minuti

Una persona può partire, tornare, cambiare. Ma gli altri? che fanno gli altri?

bivioMi chiedono spesso cosa hanno pensato gli altri delle mie scelte, come l’hanno presa, se ho mantenuto tutte le amicizie.

Gli altri sono sempre molto presenti nella testa delle persone, soprattutto con le loro opinioni. Io ho trovato buona parte della mia libertà quando ho zittito le voci esterne (articolo), ma d’altra parte in mezzo a quegli “altri” ci sono anche parenti, amici di lunga data, affetti. Legami che non vorremmo rompere, insomma. Allora vi racconto cos’è successo nelle varie fasi del mio percorso personale.

Nel periodo immediatamente successivo alla mia ormai famosa decisione di mollare il lavoro e girare il mondo, la quasi totalità degli altri mi ha preso per matto. Era il 2009, l’inizio della crisi economica, e se perdere un lavoro in quel periodo era una disgrazia, rinunciarci era da mentecatti.

Chi ci teneva a me ha iniziato a farmi domande: “Ma sei sicuro? Ma non conviene aspettare?”

Molti avevano buone intenzioni. Immagino volessero proteggermi, ma di fatto mi stavano appesantendo con paure a cui avevo già deciso di rinunciare. È stato difficile resistere a quella pressione esterna e andare per la mia strada. Mi sono sentito molto solo, però. Ero solo con la mia decisione che nessuno comprendeva. Anche quei pochissimi che ammiravano la mia scelta non l’avrebbero mai fatta a loro volta.

Al ritorno si aspettavano tutti che mettessi la testa a posto, dopo la mia vacanza, e che tornassi in riga. Ma la mia non era stata una vacanza: era stata una rivoluzione interiore di proporzioni cosmiche. Ero sì tornato a casa, ma non ero più lo stesso Francesco che era partito. Avevo messo molta strada tra me e il mio mondo precedente, e assieme ad esso, tutte le persone che lo abitavano.

Ho sentito molto l’effetto di questa distanza, ve lo assicuro.

Molti si sono limitati solo ad accettarla. Non la comprendevano del tutto (qualcuno nemmeno ci ha provato) ma in virtù del tanto tempo trascorso insieme, ne riconoscevano l’esistenza. Io rimarrò sempre quello strano, quello matto, ma almeno si esce ancora a bere una birra assieme.

Altri invece hanno compreso la bontà di certe mie scelte. Hanno avuto bisogno della prova tangibile della mia sanità mentale (nello specifico, assicurarsi che riuscissi ancora a mantenermi), ma alla fine hanno riconosciuto di avere a che fare con un Francesco diverso. Sono le persone con cui è più facile dialogare, ora: la distanza è stata riassorbita.

Purtroppo devo anche annoverare tra gli “altri” anche alcuni legami che invece non hanno né compreso né accettato. Per loro ho fatto qualcosa di talmente lontano dal proprio modo di vedere le cose che non l’hanno mai voluto considerare, come se non fosse mai avvenuto. Tornavo da un nuovo viaggio e “è andato bene?”, “Si”, “Ah ok” e poi si parlava del nuovo locale che avevano aperto sul lungomare.

Tu hai una rivoluzione dentro, una protogalassia di emozioni e idee che non vedi l’ora di trasformare in stelle e pianeti, ma a questa viene preferita la solita vecchia conversazione vuota e ritrita, quella da cui in fondo sei scappato tanto tempo fa.

Come ho risolto?

Beh, ho resistito. Ci ho provato per un bel pezzo. Ma un giorno mi sono reso conto che la distanza che avevo messo tra me e queste vecchie amicizie era semplicemente troppa. Quando ignorano gli ultimi anni della mia vita, è come se ignorassero una parte di me. Sono amici non di quello che sono, ma di quello che ero, di un Francesco che non esiste più.

Allora, anche quell’amicizia sta meglio lì, nel passato.

Al ritorno da ogni viaggio ho dovuto tagliare molti rami secchi o malati. È stato doloroso all’inizio, ma poi mi sono reso conto che questo non faceva che rinvigorire la pianta nel suo insieme, e dava nuova linfa ai germogli appena nati.

Photo by Carsten Tolkmit

È uscito il mio nuovo romanzo!

THE END

Thriller distopico

Abiti in un mondo perfetto, vivi una vita lunghissima, muori il giorno prestabilito. Ma se scoprissi che il prezzo da pagare è altissimo?

SCOPRI DI PIÙ

Ti è piaciuto l'articolo? Clicca o condividilo sui social!

Articoli Suggeriti:

  • E se avessi ragione io?
  • Per chi? La storia della macchietta sul viso, ovvero l’origine dell’inganno
  • Cari genitori, è ora che facciamo un discorsetto: una lettera dai vostri figli
  • Tu non sei normale
Post Precedente in Gli altri
« Cari genitori, è ora che facciamo un discorsetto: una lettera dai vostri figli
Prossimo Post in Gli altri
Vedrai tra trent’anni! »

Giugno 11, 2015 - Gli altri

Sulla Strada Giusta

Il viaggio è negli occhi, nel cuore e nella testa, e non finisce mai.

Da una scogliera a picco sul Mar Glaciale Artico, un uomo respira finalmente la libertà. Intorno ha solo il silenzio e davanti l’orizzonte, infinito e limpido. Appena qualche mese prima non l’avrebbe mai creduto possibile. Aveva trentun anni e un lavoro stabile: il sogno di molti, ma non il suo. Così un giorno ha detto basta e si è messo in cammino su sentieri sconosciuti, per cercare una risposta ai confini del mondo, senza ancora sapere se quello alla vita di prima sarebbe stato un arrivederci o un addio. Dal Sudamerica a Budapest, dall’India alla Scandinavia, tra paesaggi mozzafiato e momenti di intima condivisione, Francesco vive esperienze inattese che gli mostrano chi è davvero, un giorno dopo l’altro. Lontano da casa o tra la propria gente, l’importante è mettersi in gioco. Dopo il successo del blog Wandering Wil e i tantissimi lettori incontrati in Rete, Francesco Grandis è riuscito nell’impresa di pubblicare la sua storia. Sulla strada giusta è un “urlo nel silenzio” per svegliarci dal torpore della routine e ricordarci che se non insegui la felicità non avrai chance di trovarla.

Clicca per informazioni e scaricare l'estratto gratuito

Sulla strada giusta
Il libro di Francesco Grandis

THE END – Il mio nuovo romanzo

Mai stato su Wandering Wil? Inizia da qui

Da zero a diecimila: guida pratica all’autopubblicazione

Il gruppo di discussione su Facebook: 7000+ iscritti!

I POST PIÙ POPOLARI

Mollare tutto e partire: le 8 cose che ho capito sulla paura

Marzo 6, 2014246 Comments

Hai un lavoro che non ti piace. Forse ti piaceva, tanto tempo fa, ma poi hai iniziato a sentire quell’ambiente sempre più stretto, sempre più arido. È arrivata la noia, l’insoddisfazione, la depressione. A distanza di anni non sopporti più niente, ti senti in una gabbia soffocante da cui desideri fuggire sempre più spesso. Ogni […]

Cari genitori, è ora che facciamo un discorsetto: una lettera dai vostri figli

Agosto 21, 2014141 Comments

Cari genitori, è ora che facciamo un discorsetto, io e voi. Ah, mi immagino già la vostra espressione. “E questo chi cazzo è?”, starete pensando. Io sono uno che riceve ogni giorno almeno una decina di messaggi dai vostri figli. In molti di essi chiedono a me come dire a voi che non sono felici. Prima che vi […]

La sopportazione dell’uomo medio, ovvero “se tutti facessero come me”

Agosto 7, 201495 Comments

Negli ultimi anni ho maturato una posizione sempre più aspra contro l’attuale sistema del lavoro. La mia reazione è stata “mollare tutto e partire”, nel contesto più ampio di una personale ricerca della Felicità. Ho detto e scritto più volte che non ritengo questo l’unico modo per affrontare la questione (ne parlo in questo articolo). Quando […]

La metafora dello zaino, ovvero l’arte di prepararsi alla vita

Febbraio 15, 201487 Comments

Spesso, quando parlo con chi è interessato ai miei viaggi e alle mie esperienze, mi capita di utilizzare la “metafora dello zaino” per illustrare un mio pensiero ricorrente sulla vita e sull’utilità delle cose. Lo zaino, che per quanto mi riguarda è l’unico modo sensato di trasportare i miei bagagli in viaggio, e per cui […]

Spegni quella cazzo di televisione!

Novembre 27, 201469 Comments

Spegnere la televisione, definitivamente, è stata una delle conquiste degne di nota nella mia vita. Fino a sei anni fa arrivavo stanco a casa e mi buttavo sul divano, telecomando alla mano. Quando mi alzavo ero più annoiato e stanco di prima. Bill Watterson (il creatore di Calvin & Hobbes) spiega: “Staccare i pensieri non […]

Wandering Wil

Francesco Grandis
Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore esordiente e padre.
Continua...

Restiamo in Contatto!

Cercami sul tuo social network preferito!
Seguimi su FacebookSeguimi su Twitter!Seguimi su YouTube!Rss

Cerchi qualcosa?

  • Home
  • Privacy Policy
  • Cookie policy
  • Strumenti Privacy
  • Mappa del sito
  • Contatti

Copyright © 2013, Wandering Wil by Francesco Grandis. All rights reserved.

Copyright © 2023 · wanderingwil on Genesis Framework · WordPress · Log in

Questo sito utilizza i cookie, continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo.OkMaggiori informazioni