Oggi è il 13 Aprile, il giorno della rinascita di “Sulla Strada Giusta”! Non è un libro nuovo: sotto una veste rinnovata risuona la stessa voce che in due anni ha ispirato migliaia di persone.
Ai futuri lettori: da oggi potete trovare Sulla Strada Giusta in libreria, o ordinarlo da qualsiasi store online. Amazon, per esempio.
Se siete indecisi, vi invito a leggere una qualsiasi delle centinaia di recensioni lasciate sulla passata edizione o delle decine di articoli su web. Vi ringrazio in ogni caso per l’interesse, e spero di sentire presto vostre notizie.
Ai vecchi lettori, la “prima guardia”, quelli che mi hanno conosciuto con la prima edizione e magari ancora prima: grazie per la fiducia e il supporto che mi avete dato in questi anni, sapete bene quanto siano stati fondamentali per portarmi dove sono oggi. Però voi il libro lo conoscete, cosa posso dirvi che non sappiate già? Anzi, voi sapete che non stiamo parlando “solo” di un libro, ma di qualcosa di più.
Vi ricordate cosa ho scritto all’ultima pagina? Dopo la fine del romanzo, nella “nota al lettore” appena prima dei ringraziamenti (a pagina 296, per chi ha il cartaceo). Se non lo ricordate, andate a rileggere. Le ultime quattro righe, a partire da “Ho giocato tutte le mie carte…”
Amici, questo è il momento: se “Sulla Strada Giusta” vi ha dato qualcosa, fosse solo un sorriso, una buona riflessione o una parte di qualcosa che riconoscete come verità, aiutatemi a farlo conoscere.
Prendete in disparte un amico che ha bisogno, o il cugino che è ancora intrappolato in una vita che non gli appartiene, e ditegli che da oggi è tornata una voce che dovrebbe ascoltare. O fatevi sentire in rete, sui social, sui vostri blog, dove preferite.
Questo è il momento di “unire la vostra voce alla mia, e insieme…”
Insieme potremo aiutare tanti altri a trovare la loro strada giusta.
Il mio nuovo romanzo!
IFALIK
Avventura | Mistero | Riscatto
“Salgo sul Trono di Pietra, lascio spaziare lo sguardo
su quello che è a tutti gli effetti il mio dominio, e penso a tutte le cose che mi mancherebbero se me ne andassi o a tutte le cose che non sopporto più. Qui sono contemporaneamente libero e non lo sono. Sono un re prigioniero.“