Wandering Wil

Il blog di Francesco Grandis

  • Home
  • Inizia qui
  • Chi sono
  • Libri
    • The end
    • Sulla strada giusta
    • Da zero a diecimila
    • Libri che vi consiglierei
  • Eventi
  • Contatti
THE END

In libreria e online

Era il 9 Novembre 2009: la scogliera, alla vigilia del tuffo

Tempo di lettura stimato : 2 minuti

A rileggere oggi le parole che scrissi allora, mi vengono ancora i brividi. Era il 9 Nov. 2009: "Faccio l’ultimo passo. Domani inizia il giro del mondo."

pancake-rocks-sunset-WanderingWilEra il 9 novembre 2009. Quattro anni fa, un secolo fa.

La crisi economica aveva da poco investito il mondo occidentale, il pessimismo iniziava a dilagare come un incendio, e io mi ero appena licenziato da un lavoro a tempo indeterminato.  Ingegnere informatico nel campo della robotica industriale: il classico “lavoro sicuro”, appetibile al principio, velenoso dopo poco.

Contro il buon senso e il parere di tutti, avevo scelto di prendermi sei mesi di tempo, e in quella parentesi di vita e di libertà che mi ero ricavato a forza, avevo programmato un viaggio attorno al mondo.

Spinto da un “inesplicabile imperativo interiore”, per usare le parole di Bill Watterson, avevo comprato uno zaino e lo avevo riempito.

Avevo anche iniziato un piccolo sito internet, un blog dove raccontare la mia esperienza agli amici. Si chiamava “Wandering an Incredible Life“, un nome scelto con  licenza poetica per giocare con le iniziali del mio soprannome. Significa: “vagando una vita incredibile”.

Quel blog non esiste più ormai, ma gli articoli originali non sono andati perduti. A rileggere oggi le parole che scrissi allora, mi vengono ancora i brividi. A sapere come sono poi andate le cose, a sapere che quel giro del mondo sarebbe diventato il secondo dei miei sette passi, mi salgono le lacrime agli occhi.

Era il 9 novembre 2009, quattro anni fa, un secolo fa.

Questo è quello che scrissi quel giorno.

 

Numeri, cifre, orari, date, chilogrammi, centimetri cubi, litri, euro, dollari, pounds, yen… e poi: numeri di telefono, codici cifrati, documenti, medicine, vaccini, polizze, programmi frequent flyer, miglia, bonus… e poi: comparazione di tende, sacchi a pelo, fotocamere, scarpe, vestiti…

Ormai da settimane sono assalito quotidianamente da un’enormità di informazioni, eppure mi difendo con una discreta tranquillità, quasi dotato di una innaturale freddezza, come se tutta questa mole di dati non riguardasse me. Come se a partire domani non fossi io, ma qualcun’altro.

Poi mi fermo, e smetto finalmente di riflettere. Lascio andare l’immaginazione.

Sono solo, a pochi passi dal bordo di una scogliera, altissima. Sotto di me il mare che si infrange placido. Il vento che ride sulla mia pelle. E per ogni decisione che prendo, faccio un passo avanti, verso il salto vertiginoso.

Decido quanto stare via. Sei mesi. Un passo.

Decido le destinazioni. California, Patagonia, Isola di pasqua, Hong Kong, Thailandia, Giappone, Cina, Nuova Zelanda, Australia. Un passo. Beh, forse un paio.

Decido i tempi, i modi, l’equipaggiamento. Un altro passo. E un altro ancora.

Ed ora sono veramente sul bordo. Tuffarsi da questa scogliera, che adesso sembra dannatamente più alta, sarà forse un gesto sconsiderato, ma irrinunciabile ormai. Immergersi a fondo in quel mare sconosciuto sarà un’esperienza unica, vitale, irripetibile.

Qui, ad un solo passo dal tuffo, tutte quelle cifre e quei numeri diventano improvvisamente più tangibili, più forti, mi afferrano lo stomaco, mi accorciano il respiro, pulsano nelle mie vene e attraverso il mio sangue mi ricordano che sono vivo, che domani inizia il più grandioso viaggio della mia vita, e che quella che sento scivolare fredda sulla mia schiena non è paura, ma l’eccitazione che prelude a una grande impresa.

Il vento quassù è fresco e piacevole. Chiudo gli occhi e lo respiro a fondo. Sorrido.

E faccio l’ultimo passo. Domani inizia il giro del mondo.

È uscito il mio nuovo romanzo!

THE END

Thriller distopico

Abiti in un mondo perfetto, vivi una vita lunghissima, muori il giorno prestabilito. Ma se scoprissi che il prezzo da pagare è altissimo?

SCOPRI DI PIÙ

Ti è piaciuto l'articolo? Clicca o condividilo sui social!

Articoli Suggeriti:

  • Rispetto!
  • La verità nascosta (e scomoda) oltre i bordi delle cartoline
  • Il tempio, il libro e la domanda. Parte seconda: La caduta
  • Il tempio, il libro e la domanda. Parte sesta: Visioni e Disgusto
Post Precedente in RTW 1
« “Sette passi attorno al mondo” da ascoltare!
Prossimo Post in RTW 1
Giorno 3: Londra take-away »

Novembre 9, 2013 - RTW 1, Viaggi

Sulla Strada Giusta

Il viaggio è negli occhi, nel cuore e nella testa, e non finisce mai.

Da una scogliera a picco sul Mar Glaciale Artico, un uomo respira finalmente la libertà. Intorno ha solo il silenzio e davanti l’orizzonte, infinito e limpido. Appena qualche mese prima non l’avrebbe mai creduto possibile. Aveva trentun anni e un lavoro stabile: il sogno di molti, ma non il suo. Così un giorno ha detto basta e si è messo in cammino su sentieri sconosciuti, per cercare una risposta ai confini del mondo, senza ancora sapere se quello alla vita di prima sarebbe stato un arrivederci o un addio. Dal Sudamerica a Budapest, dall’India alla Scandinavia, tra paesaggi mozzafiato e momenti di intima condivisione, Francesco vive esperienze inattese che gli mostrano chi è davvero, un giorno dopo l’altro. Lontano da casa o tra la propria gente, l’importante è mettersi in gioco. Dopo il successo del blog Wandering Wil e i tantissimi lettori incontrati in Rete, Francesco Grandis è riuscito nell’impresa di pubblicare la sua storia. Sulla strada giusta è un “urlo nel silenzio” per svegliarci dal torpore della routine e ricordarci che se non insegui la felicità non avrai chance di trovarla.

Clicca per informazioni e scaricare l'estratto gratuito

Sulla strada giusta
Il libro di Francesco Grandis

THE END – Il mio nuovo romanzo

Mai stato su Wandering Wil? Inizia da qui

Da zero a diecimila: guida pratica all’autopubblicazione

Il gruppo di discussione su Facebook: 7000+ iscritti!

I POST PIÙ POPOLARI

Mollare tutto e partire: le 8 cose che ho capito sulla paura

Marzo 6, 2014246 Comments

Hai un lavoro che non ti piace. Forse ti piaceva, tanto tempo fa, ma poi hai iniziato a sentire quell’ambiente sempre più stretto, sempre più arido. È arrivata la noia, l’insoddisfazione, la depressione. A distanza di anni non sopporti più niente, ti senti in una gabbia soffocante da cui desideri fuggire sempre più spesso. Ogni […]

Cari genitori, è ora che facciamo un discorsetto: una lettera dai vostri figli

Agosto 21, 2014141 Comments

Cari genitori, è ora che facciamo un discorsetto, io e voi. Ah, mi immagino già la vostra espressione. “E questo chi cazzo è?”, starete pensando. Io sono uno che riceve ogni giorno almeno una decina di messaggi dai vostri figli. In molti di essi chiedono a me come dire a voi che non sono felici. Prima che vi […]

La sopportazione dell’uomo medio, ovvero “se tutti facessero come me”

Agosto 7, 201495 Comments

Negli ultimi anni ho maturato una posizione sempre più aspra contro l’attuale sistema del lavoro. La mia reazione è stata “mollare tutto e partire”, nel contesto più ampio di una personale ricerca della Felicità. Ho detto e scritto più volte che non ritengo questo l’unico modo per affrontare la questione (ne parlo in questo articolo). Quando […]

La metafora dello zaino, ovvero l’arte di prepararsi alla vita

Febbraio 15, 201487 Comments

Spesso, quando parlo con chi è interessato ai miei viaggi e alle mie esperienze, mi capita di utilizzare la “metafora dello zaino” per illustrare un mio pensiero ricorrente sulla vita e sull’utilità delle cose. Lo zaino, che per quanto mi riguarda è l’unico modo sensato di trasportare i miei bagagli in viaggio, e per cui […]

Spegni quella cazzo di televisione!

Novembre 27, 201469 Comments

Spegnere la televisione, definitivamente, è stata una delle conquiste degne di nota nella mia vita. Fino a sei anni fa arrivavo stanco a casa e mi buttavo sul divano, telecomando alla mano. Quando mi alzavo ero più annoiato e stanco di prima. Bill Watterson (il creatore di Calvin & Hobbes) spiega: “Staccare i pensieri non […]

Wandering Wil

Francesco Grandis
Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore esordiente e padre.
Continua...

Restiamo in Contatto!

Cercami sul tuo social network preferito!
Seguimi su FacebookSeguimi su Twitter!Seguimi su YouTube!Rss

Cerchi qualcosa?

  • Home
  • Privacy Policy
  • Cookie policy
  • Strumenti Privacy
  • Mappa del sito
  • Contatti

Copyright © 2013, Wandering Wil by Francesco Grandis. All rights reserved.

Copyright © 2023 · wanderingwil on Genesis Framework · WordPress · Log in