Sono entrato in quella fase che potrei chiamare “insonnia organizzativa”.
Affrontare un viaggio del genere mi sta presentando una serie apparentemente inesauribile di problemi da risolvere e decisioni da prendere. Alla pari di una sfida intellettuale affascinante e complessa, mi tiene sveglio la notte a riflettere, volente o nolente.
Non è ansia, è solo la mia parte razionale che rimugina continuamente, alla ricerca di una soluzione perfetta (che non esiste, ma lei ci spera ogni volta) e mi fa dormire male. Anche in passato, alcune delle soluzioni più creative ai miei problemi le ho trovate in questa fase, a ore improponibili della notte. E’ per questo che ho un rapporto di amore e odio per i preparativi!
Non vedo l’ora di partire, cosi mi rilasserò, finalmente!
Il mio nuovo romanzo!
IFALIK
Avventura | Mistero | Riscatto
“Salgo sul Trono di Pietra, lascio spaziare lo sguardo
su quello che è a tutti gli effetti il mio dominio, e penso a tutte le cose che mi mancherebbero se me ne andassi o a tutte le cose che non sopporto più. Qui sono contemporaneamente libero e non lo sono. Sono un re prigioniero.“
La paura di fallire
La prima di “Sette passi attorno al mondo”
Curiosità e imprudenza: cosa NON fare viaggiando da soli
Cammino di Santiago con bambino: l’organizzazione