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Le cose importanti della vita (e come ce ne freghiamo)

Tempo di lettura stimato : 3 minuti

Quasi ognuno di noi sa molto bene quali sono le cose davvero importanti nella sua vita. E poi se ne sbatte le balle.

bored-guy-sofa1In passato ho scritto che il tempo è l’unica vera ricchezza che possediamo. Con questo articolo voglio mettere in discussione il modo in cui buona parte di noi lo spende.

Vi faccio una domanda: quali sono le cose che ritenete davvero importanti nella vostra vita?

Un giorno in cui mi sentivo particolarmente privo di equilibrio, ho voluto rispondere io stesso e ho messo per iscritto una lista. Prima ancora di finire di scrivere, però, mi ero già reso conto che alla maggior parte di quelle cose dedicavo poco o nessun tempo.

Ci sono rimasto male. Parlo tutti i giorni di ricerca della felicità, di eliminare il superfluo e dedicarsi al necessario, e nonostante tutto quello che ho fatto in questi anni la mia risposta assomigliava sempre di più a un elenco di cose che non facevo. Strada da fare ne ho ancora tanta.

Ho voluto estendere la questione anche ad altre persone, e ho chiesto aiuto a una dozzina di volontari, lettori abituali di questo sito. Per prima cosa ho chiesto loro di scrivere una lista delle cose che reputano importanti.

Non pretendo che dodici miei lettori siano un campione statistico molto rappresentativo, ma i risultati sono comunque interessanti.

  1. Relazioni (10 su 12): per dieci persone su dodici sono importanti le relazioni con gli altri, come l’amore, l’amicizia o il rapporto con i parenti.
  2. Subito dopo troviamo la salute (9 su 12), la nostra e quella altrui.
  3. A pari merito (7 su 12) troviamo aspetti legati alla crescita personale (miglioramento, realizzare i propri progetti) e alle proprie passioni (hobby, natura).
  4. Il lavoro viene nominato per quarto (6 su 12) ma sempre in termini legati alla soddisfazione che ne deriva. Si vorrebbe cioè fare qualcosa di utile al prossimo, o che almeno sia svolto in un contesto sereno.
  5. Solo in ultima posizione (4 su 12) arriva la sicurezza economica: soldi, stabilità, casa.

A questo punto ho chiesto loro di farmi uno schema temporale di una giornata tipica, cioè quanto tempo dedicano alle varie attività, come mangiare, dormire, lavorare, etc. Una breve analisi ha confermato la mia supposizione: sembra quasi che impieghiamo il tempo seguendo quella lista al contrario.

Escludendo pure il tempo necessario per il riposo e i pasti, in media la maggior parte delle giornate è dedicata ad attività lavorative, cioè all’ultimo punto. Per quasi tutti gli intervistati, però, non è qualcosa di soddisfacente, violando così una priorità considerata più alta.

Tantissimo tempo è dedicato ad attività che non sono nemmeno in lista (relax, televisione, spostamenti, sistemazione casa). Quasi tutti riescono a ricavare un po’ di spazio per le relazioni, anche se spesso sono mantenute solo a distanza (facebook, telefono, whatsapp). Tempo per le proprie passioni e per la salute, invece, sono il fanalino di coda.

Il quadro è deprimente.

Abbiamo una sola ricchezza, nella nostra vita, ed è il tempo. Per un qualche strano motivo ne spendiamo la maggior parte per lavorare, e ci compriamo così un relativo benessere economico.

Sento già qualcuno che risponde: “eh, ma i soldi servono, come si fa senza?”

Certo che servono, ‘sti cazzo di soldi, ma a fare cosa? Vogliamo dirlo chiaramente, una buona volta?

I soldi non servono per fare un bel mucchio da guardare ogni tanto, o per comprare la macchina che usiamo per andare a lavoro. Servono per permetterci di fare la vita che vorremmo. Con i soldi ci compriamo la serenità di dedicarci finalmente alle cose davvero importanti.

E allora si può sapere perché cazzo sprechiamo sia il nostro tempo che quella serenità per starcene seduti al divano a guardare la televisione, a cazzeggiare su Facebook o a fare qualche altra cosa di nessuna importanza?

Se le nostre giornate fossero coerenti con le nostre priorità, dovremmo dedicarci soprattutto agli amici, all’amore, alla cura del corpo e della mente, alla crescita, alle passioni. E invece siamo qua, a buttare tempo nel cesso a palate, neanche fossimo immortali.

Come siamo arrivati a perdere di vista i nostri obiettivi in questo modo? Amici, stiamo sbagliando qualcosa, e di brutto anche.

La ricerca della felicità è fatta di grandi principi e di belle parole, ma anche di tanti piccoli gesti pratici e quotidiani.

Facciamoci un’altra domanda, allora: possiamo davvero sperare di condurre una vita felice se dedichiamo la maggior parte del tempo a cose di cui ci importa poco o nulla?

Forse dovremmo mettere anche questa risposta per iscritto.

Photo by: Anna

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“Salgo sul Trono di Pietra, lascio spaziare lo sguardo
su quello che è a tutti gli effetti il mio dominio, e penso a tutte le cose che mi mancherebbero se me ne andassi o a tutte le cose che non sopporto più. Qui sono contemporaneamente libero e non lo sono. Sono un re prigioniero.“

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Luglio 23, 2015 - Vita

Sulla Strada Giusta

Il viaggio è negli occhi, nel cuore e nella testa, e non finisce mai.

Da una scogliera a picco sul Mar Glaciale Artico, un uomo respira finalmente la libertà. Intorno ha solo il silenzio e davanti l’orizzonte, infinito e limpido. Appena qualche mese prima non l’avrebbe mai creduto possibile. Aveva trentun anni e un lavoro stabile: il sogno di molti, ma non il suo. Così un giorno ha detto basta e si è messo in cammino su sentieri sconosciuti, per cercare una risposta ai confini del mondo, senza ancora sapere se quello alla vita di prima sarebbe stato un arrivederci o un addio. Dal Sudamerica a Budapest, dall’India alla Scandinavia, tra paesaggi mozzafiato e momenti di intima condivisione, Francesco vive esperienze inattese che gli mostrano chi è davvero, un giorno dopo l’altro. Lontano da casa o tra la propria gente, l’importante è mettersi in gioco. Dopo il successo del blog Wandering Wil e i tantissimi lettori incontrati in Rete, Francesco Grandis è riuscito nell’impresa di pubblicare la sua storia. Sulla strada giusta è un “urlo nel silenzio” per svegliarci dal torpore della routine e ricordarci che se non insegui la felicità non avrai chance di trovarla.

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Francesco Grandis

Francesco Grandis
Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore, editore e padre.
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