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Buon anno a te, 2019!

Tempo di lettura stimato : 2 minuti

Non siamo stati tanto buoni con gli anni precedenti: ti auguro di vederci migliori, 2019

Che il nuovo anno sia buono, sia felice, che ci porti soddisfazioni e amori, che sia migliore dell’anno passato, che sia ricco, che sia fortunato…

Questo è quello che abbiamo chiesto a questo 2019 e a tutti gli anni passati. Però stamattina, forse per la prima volta, mi son detto che forse non è l’anno nuovo a dover portare nuova gioia nella mia vita, ma io, noi, tutti, che dobbiamo portare gioia nel nuovo anno.

Mi son chiesto: cosa ho intenzione di fare, io, per questo 2019? Come penso di renderlo davvero un anno migliore, cosa riuscirò a donargli?

Per questa ragione, questa volta i miei auguri saranno un po’ diversi dal solito e –non me ne vogliate- li rivolgo al nuovo arrivato. E quindi, ben arrivato, anno 2019.

Ti auguro, caro anno nuovo, di incontrare un’umanità più giusta e cordiale, perché avrai a che fare con noi molto spesso. Ti auguro di avere a che fare con uomini e donne più disposti al sorriso e alle buone azioni, rispetto agli anni precedenti. Ti auguro di ricevere più rispetto e meno odio, e di vedere più amore e meno divisioni. Ti auguro di vederci sempre operosi, dedicati più alla cultura, alla scienza, all’arte, al pensiero, e un po’ meno alle cazzate di cui -ti chiedo scusa- abbiamo infarcito ogni anno che ti ha preceduto.

Non siamo stati tanto buoni con gli anni precedenti: ti auguro di vederci migliori.

Ti auguro di essere il testimone di nuova pace e di meno guerre. Ti auguro di ricevere più sorrisi, rivolti tanto verso il prossimo quanto verso noi stessi. Ti auguro di vederci combattere più spesso per gli ideali che contano, e meno per i confini di una linea immaginaria. Ti auguro di vederci puntare lo sguardo verso le stelle, e meno dentro le finestre altrui. Cercheremo di trattarti con meno ignoranza e più curiosità nelle nostre menti, con meno ipocrisia e più compassione nei nostri cuori. Ti auguro di vederci lavorare per ammassare più ricchezza di spirito e meno di portafoglio. Ti auguro di vederci generosi. Ti auguro di vedere più rispetto, per te, per noi, per il bellissimo mondo in cui viviamo e tutte le creature che lo popolano.

Ti auguro di vedere così tanta felicità che dovrai chiamare anche il 2020 e il 2021 in anticipo per contenerla tutta.

Questo è quello che ti auguro, caro 2019, e forse allora sì che tu sarai davvero… un “buon anno”.

Buon anno, 2019.

E buon lavoro a tutti noi. Forza, abbiamo molto da fare.

È uscito il mio nuovo romanzo!

THE END

Thriller distopico

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Gennaio 1, 2019 - Vita

Sulla Strada Giusta

Il viaggio è negli occhi, nel cuore e nella testa, e non finisce mai.

Da una scogliera a picco sul Mar Glaciale Artico, un uomo respira finalmente la libertà. Intorno ha solo il silenzio e davanti l’orizzonte, infinito e limpido. Appena qualche mese prima non l’avrebbe mai creduto possibile. Aveva trentun anni e un lavoro stabile: il sogno di molti, ma non il suo. Così un giorno ha detto basta e si è messo in cammino su sentieri sconosciuti, per cercare una risposta ai confini del mondo, senza ancora sapere se quello alla vita di prima sarebbe stato un arrivederci o un addio. Dal Sudamerica a Budapest, dall’India alla Scandinavia, tra paesaggi mozzafiato e momenti di intima condivisione, Francesco vive esperienze inattese che gli mostrano chi è davvero, un giorno dopo l’altro. Lontano da casa o tra la propria gente, l’importante è mettersi in gioco. Dopo il successo del blog Wandering Wil e i tantissimi lettori incontrati in Rete, Francesco Grandis è riuscito nell’impresa di pubblicare la sua storia. Sulla strada giusta è un “urlo nel silenzio” per svegliarci dal torpore della routine e ricordarci che se non insegui la felicità non avrai chance di trovarla.

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Sulla strada giusta
Il libro di Francesco Grandis

THE END – Il mio nuovo romanzo

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Francesco Grandis
Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore esordiente e padre.
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