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Giorno 10: Wil goes to Hollywood (passando per Yosemite)

Tempo di lettura stimato : 1 minuto

Yosemite in autunno ha due grandi difetti: fa un freddo becco, e in giro ci sono solo coppiette. La mattina dopo prendo tre autobus e sono a Hollywood.

partenza-berkeley-wandering-wilCome forse avrete letto nel precedente articolo, la mia permanenza a San Francisco si era limitata a quel tanto che bastava per rendere omaggio alla città che mi aveva dato il nome. Finiva così quella che consideravo la “parte introduttiva” del mio giro del mondo: nei primi nove giorni di viaggio, infatti, ero stato in costante compagnia di amici, che avevano ammorbidito l’inizio di quell’avventura solitaria, e in un certo modo mi avevano preparato ad affrontarne il resto, completamente solo.

Ora, innanzi a me, restavano le altre 26 settimane.

La foto qui sopra è stata scattata da Damiano a una fermata sulla San Pablo Avenue di Berkeley, mentre attendevo il mio autobus per Merced, California. Sarebbe stata l’ultima volta che avevo accanto una faccia nota ed amica per parecchi mesi.

Saluto Damiano, e rimango ad aspettare l’autobus che mi porterà verso sud, solo. Lo stomaco si stringe per un momento, quando realizzo che da adesso in poi non avrò più amici accanto. Stiamo per iniziare il viaggio vero e proprio, io e il mio zaino.

Come prima destinazione da raggiungere, scelgo un ambiente adatto alla solitudine e alla contemplazione, un ambiente naturale, relativamente selvaggio e molto lontano dalle città: Yosemite National Park, famoso per le cascate che precipitano da pareti rocciose strapiombanti sulla valle, il sogno di ogni escursionista. Arrivo l’indomani, respiro aria pura e fresca, ammiro estasiato i colori autunnali riflessi sulle acque placide, e seduto sul tronco di un albero, assorbo il silenzio e mi sento in pace con me stesso.

Ma dura poco.

Yosemite in autunno ha due grandi difetti: fa un freddo becco, e in giro ci sono solo coppiette, anziani ed escursionisti solitari. Il mio umore contemplativo si smorza piuttosto in fretta. La mattina dopo prendo due autobus e un treno e arrivo ad Hollywood, 15 gradi in più, casino ovunque, e ragazzi e ragazze come se piovessero.

La vita è generosa.

Mirror Lake
I colori dell’autunno
Un’altra vista su Mirror Lake
La vista su un ruscello
Una delle cascate del parco
La collina di Hollywood

Il mio nuovo romanzo!

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Avventura | Mistero | Riscatto

“Salgo sul Trono di Pietra, lascio spaziare lo sguardo
su quello che è a tutti gli effetti il mio dominio, e penso a tutte le cose che mi mancherebbero se me ne andassi o a tutte le cose che non sopporto più. Qui sono contemporaneamente libero e non lo sono. Sono un re prigioniero.“

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Novembre 30, 2013 - RTW 1, Viaggi

Sulla Strada Giusta

Il viaggio è negli occhi, nel cuore e nella testa, e non finisce mai.

Da una scogliera a picco sul Mar Glaciale Artico, un uomo respira finalmente la libertà. Intorno ha solo il silenzio e davanti l’orizzonte, infinito e limpido. Appena qualche mese prima non l’avrebbe mai creduto possibile. Aveva trentun anni e un lavoro stabile: il sogno di molti, ma non il suo. Così un giorno ha detto basta e si è messo in cammino su sentieri sconosciuti, per cercare una risposta ai confini del mondo, senza ancora sapere se quello alla vita di prima sarebbe stato un arrivederci o un addio. Dal Sudamerica a Budapest, dall’India alla Scandinavia, tra paesaggi mozzafiato e momenti di intima condivisione, Francesco vive esperienze inattese che gli mostrano chi è davvero, un giorno dopo l’altro. Lontano da casa o tra la propria gente, l’importante è mettersi in gioco. Dopo il successo del blog Wandering Wil e i tantissimi lettori incontrati in Rete, Francesco Grandis è riuscito nell’impresa di pubblicare la sua storia. Sulla strada giusta è un “urlo nel silenzio” per svegliarci dal torpore della routine e ricordarci che se non insegui la felicità non avrai chance di trovarla.

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Francesco Grandis

Francesco Grandis
Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore, editore e padre.
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Sulla strada giusta
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