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Sulla Strada giusta

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Storie dalla strada – Quarto giorno

Tempo di lettura stimato : 2 minuti

Sulla strada puoi incontrare tante cose. Quelle più belle sono quelle che non ti aspetti.

urbino-cantuccio-wandering-wilAlle mie spalle lascio Urbania, e l’inaugurazione del mio tour. Una serata al Nascondiglio che è una perla: un ambiente amichevole, una poltrona, un bicchiere di birra fresca, tanta gente seduta attorno ad ascoltare, e un silenzio che “neanche il lunedi sera”, mi dirà il proprietario.

Saluto dicendo che tornerò. E lo farò.

Oggi sono a Urbino. Il classico “dato che siamo qui…” Ci concediamo una mattina di turismo, ogni tanto ci può stare.

Michele si guarda intorno da dentro il marsupio con cui lo porto, i suoi occhioni puntati su questo o su quello secondo uno schema che ancora non capisco del tutto. La curiosità più assoluta, direi. Figlio di viaggiatore, in camper si annoia sempre con gli stessi giocattoli, qui guarda e sorride.

Saliamo lungo le salite ripidissime della città. Farebbe un gran bene vivere qui, tutto questo esercizio fisico. Chissà se alla lunga diventa una rottura, però?

È una città bellissima, tutti questi mattoni rossi, i tetti con le tegole come li facevano una volta. Mi spiace non avere tempo per esplorare ogni viuzza ed ogni angolo, lasciando alle spalle le strade più affollate.

Abbiamo tempo solo per un pranzo veloce. Evitiamo i bar da studenti e le osterie affacciate sulle piazze principali. Vedo un cartello che punta verso una vietta silenziosa. “Il cantuccio”, dice. Mi piace il nome. Andiamo? Lisa è d’accordo.

E il Cantuccio è davvero un angolino piacevole e tranquillo. Ci piace.

Ci accoglie Andrea, il proprietario. Siamo i primi clienti. Chiediamo piatti tipici, non abbiamo voglia di mangiare cibo che conosciamo già. Ci arriva del vino frizzantino che va giù come acqua fresca, del formaggio stagionato in fossa, miele, e un primo saporitissimo.

Abbiamo mangiato bene, ma non mi dilungherò su questo.

Andrea ci racconta del posto e ci consiglia un percorso poco conosciuto. Mi racconta delle persone famose che hanno mangiato lì, e di quella volta che il suo ristorante è finito sul New York Times. Poi gli racconto cosa ci faccio io lì. Gli parlo del libro e del tour di presentazione. Gli racconto i miei progetti e le mie speranze, e lui ride assieme a me quando gli dico che la casa editrice mi aveva prospettato una vendita di sole 1000 copie.

Esce un attimo, e torna con una bottiglia di rosso. La appoggia sul tavolo: “questa la apri quando superi le 2000”.

Questo è quello che ricorderò di Urbino.

Un singolo momento in cui due estranei sono riusciti a condividere qualcosa, un attimo di simpatia, pura empatia tra esseri umani.

Qualcuno potrà dire che è stata una mossa commerciale, per accattivarsi due clienti.

No. E non mi interessa.

L’ho già scritto da qualche parte: “il corpo è molto chiaro quando parla”. E i miei occhi lucidi hanno raccontato una verità molto semplice: due persone che non si conoscevano sono state per un prezioso istante vicini, amici, fratelli.

Questo è il mondo che amerei vedere, tutto il resto non ha importanza.

Saluto dicendo che tornerò.

E lo farò.

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Sulla Strada giusta, di Francesco Grandis

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Aprile 11, 2015 - Viaggi, Wandering Book Tour 2015

Sulla Strada Giusta

Il viaggio è negli occhi, nel cuore e nella testa, e non finisce mai.

Da una scogliera a picco sul Mar Glaciale Artico, un uomo respira finalmente la libertà. Intorno ha solo il silenzio e davanti l’orizzonte, infinito e limpido. Appena qualche mese prima non l’avrebbe mai creduto possibile. Aveva trentun anni e un lavoro stabile: il sogno di molti, ma non il suo. Così un giorno ha detto basta e si è messo in cammino su sentieri sconosciuti, per cercare una risposta ai confini del mondo, senza ancora sapere se quello alla vita di prima sarebbe stato un arrivederci o un addio. Dal Sudamerica a Budapest, dall’India alla Scandinavia, tra paesaggi mozzafiato e momenti di intima condivisione, Francesco vive esperienze inattese che gli mostrano chi è davvero, un giorno dopo l’altro. Lontano da casa o tra la propria gente, l’importante è mettersi in gioco. Dopo il successo del blog Wandering Wil e i tantissimi lettori incontrati in Rete, Francesco Grandis è riuscito nell’impresa di pubblicare la sua storia. Sulla strada giusta è un “urlo nel silenzio” per svegliarci dal torpore della routine e ricordarci che se non insegui la felicità non avrai chance di trovarla.

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Sulla strada giusta
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Wandering Wil

Francesco Grandis
Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore esordiente e padre.
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