Wandering Wil

Il blog di Francesco Grandis

  • Home
  • Inizia qui
  • Chi sono
  • Libri
    • The end
    • Sulla strada giusta
    • Da zero a diecimila
    • Libri che vi consiglierei
  • Eventi
  • Contatti
THE END

In libreria e online

Quanto costa un giro del mondo

Tempo di lettura stimato : 2 minuti

Quanto costa un giro del mondo? Tutto quello che possiamo dare, niente di più, niente di meno

isola-pasqua-ahu-tongariki-wandering-wilCome molti di voi già sanno, tra il 2009 e il 2010 sono partito per un giro del mondo che ha cambiato la mia esistenza e ha dato il via alla mia ricerca della felicità. Sei mesi di viaggio solitario attraverso cinque continenti, un’esperienza di vita unica e per certi versi irripetibile. Spesso, quando ne parlo, qualcuno mi chiede quanto è costato.

Non poco, ma non dico mai quanto di preciso.

Perché?

Perché siamo abituati a misurare tutto sulla base di numeri, e la mia risposta rischia di sembrare un “requisito” necessario. Come dire che senza quei soldi non si può fare un giro del mondo o, peggio ancora, non si può cercare la felicità.

E questo è falso.

Indipendentemente da quanto fosse, ho speso tutto quello che avevo. Avessi avuto di più, avrei fatto un giro più lungo o mi sarei permesso più lussi. Avessi avuto di meno, avrei fatto le cose in modo più economico.

In breve, ho fatto quello che ho potuto con quello che avevo.

Ci sono molti modi economici per fare esperienze in giro per il mondo, se questa è la preoccupazione. Sono moltissime le persone che ne parlano, basta cercare su internet (questo potrebbe essere un punto di partenza).

Qui però non si sta parlando solo di viaggiare, ma anche e soprattutto di mettersi alla ricerca. E la cosa migliore che un individuo può fare quando si mette alla testa di un sentiero lungo e difficile come questo, a mio avviso, è capire su cosa può davvero contare e su cosa no. Fare una sorta di inventario delle proprie possibilità, non solo materiali ma anche personali.

Io per esempio cos’avevo?

Una buona specializzazione, che mi dava la relativa sicurezza di riuscire a trovare un altro lavoro al mio rientro. Non avevo nessun legame particolare, parlavo un buon inglese, amavo viaggiare, ero di carattere indipendente e avevo un po’ di soldi da parte. Con queste possibilità a disposizione, il meglio che potevo ricavarne era un giro del mondo. Se avessi fatto di meno, per assurdo, avrei fatto troppo poco.

Ecco perché non voglio dire quanto ho speso. Perché è irrilevante e porta fuori strada.

Chi può contare su possibilità diverse dalle mie, potrà fare qualcosa di adeguato ad esse. Il risultato non deve essere necessariamente inferiore o superiore. Sarà semplicemente diverso. Personale.

Ma ci sono un sacco di persone che soffrono perché vorrebbero vivere la vita di qualcun altro. Vorrebbero essere più ricchi, più belli, più famosi. Vivono una vita fuori dalle loro possibilità, e si condannano da soli alla frustrazione di una strada che non li porta da nessuna parte.

È molto meglio trovare il centro in noi stessi, e ottenere il massimo da quello che siamo e quello che abbiamo. Disegnare lo spazio e i confini della nostra libertà, e prendercela tutta, senza sprecarne neanche un pezzetto.

Fare di più è rischioso, fare di meno è uno spreco.

È uscito il mio nuovo romanzo!

THE END

Thriller distopico

Abiti in un mondo perfetto, vivi una vita lunghissima, muori il giorno prestabilito. Ma se scoprissi che il prezzo da pagare è altissimo?

SCOPRI DI PIÙ

Ti è piaciuto l'articolo? Clicca o condividilo sui social!

Articoli Suggeriti:

  • Giorno 12: La Santa…
  • Giorno 40: Salta, la Linda
  • La metafora del cavatappi
  • Il tempio, il libro e la domanda. Parte quarta: Dentro
Post Precedente in Viaggi
« Storie dalla strada: grazie.
Prossimo Post in Viaggi
Rispetto! »

Giugno 4, 2015 - Viaggi

Sulla Strada Giusta

Il viaggio è negli occhi, nel cuore e nella testa, e non finisce mai.

Da una scogliera a picco sul Mar Glaciale Artico, un uomo respira finalmente la libertà. Intorno ha solo il silenzio e davanti l’orizzonte, infinito e limpido. Appena qualche mese prima non l’avrebbe mai creduto possibile. Aveva trentun anni e un lavoro stabile: il sogno di molti, ma non il suo. Così un giorno ha detto basta e si è messo in cammino su sentieri sconosciuti, per cercare una risposta ai confini del mondo, senza ancora sapere se quello alla vita di prima sarebbe stato un arrivederci o un addio. Dal Sudamerica a Budapest, dall’India alla Scandinavia, tra paesaggi mozzafiato e momenti di intima condivisione, Francesco vive esperienze inattese che gli mostrano chi è davvero, un giorno dopo l’altro. Lontano da casa o tra la propria gente, l’importante è mettersi in gioco. Dopo il successo del blog Wandering Wil e i tantissimi lettori incontrati in Rete, Francesco Grandis è riuscito nell’impresa di pubblicare la sua storia. Sulla strada giusta è un “urlo nel silenzio” per svegliarci dal torpore della routine e ricordarci che se non insegui la felicità non avrai chance di trovarla.

Clicca per informazioni e scaricare l'estratto gratuito

Sulla strada giusta
Il libro di Francesco Grandis

THE END – Il mio nuovo romanzo

Mai stato su Wandering Wil? Inizia da qui

Da zero a diecimila: guida pratica all’autopubblicazione

Il gruppo di discussione su Facebook: 7000+ iscritti!

I POST PIÙ POPOLARI

Mollare tutto e partire: le 8 cose che ho capito sulla paura

Marzo 6, 2014246 Comments

Hai un lavoro che non ti piace. Forse ti piaceva, tanto tempo fa, ma poi hai iniziato a sentire quell’ambiente sempre più stretto, sempre più arido. È arrivata la noia, l’insoddisfazione, la depressione. A distanza di anni non sopporti più niente, ti senti in una gabbia soffocante da cui desideri fuggire sempre più spesso. Ogni […]

Cari genitori, è ora che facciamo un discorsetto: una lettera dai vostri figli

Agosto 21, 2014141 Comments

Cari genitori, è ora che facciamo un discorsetto, io e voi. Ah, mi immagino già la vostra espressione. “E questo chi cazzo è?”, starete pensando. Io sono uno che riceve ogni giorno almeno una decina di messaggi dai vostri figli. In molti di essi chiedono a me come dire a voi che non sono felici. Prima che vi […]

La sopportazione dell’uomo medio, ovvero “se tutti facessero come me”

Agosto 7, 201495 Comments

Negli ultimi anni ho maturato una posizione sempre più aspra contro l’attuale sistema del lavoro. La mia reazione è stata “mollare tutto e partire”, nel contesto più ampio di una personale ricerca della Felicità. Ho detto e scritto più volte che non ritengo questo l’unico modo per affrontare la questione (ne parlo in questo articolo). Quando […]

La metafora dello zaino, ovvero l’arte di prepararsi alla vita

Febbraio 15, 201487 Comments

Spesso, quando parlo con chi è interessato ai miei viaggi e alle mie esperienze, mi capita di utilizzare la “metafora dello zaino” per illustrare un mio pensiero ricorrente sulla vita e sull’utilità delle cose. Lo zaino, che per quanto mi riguarda è l’unico modo sensato di trasportare i miei bagagli in viaggio, e per cui […]

Spegni quella cazzo di televisione!

Novembre 27, 201469 Comments

Spegnere la televisione, definitivamente, è stata una delle conquiste degne di nota nella mia vita. Fino a sei anni fa arrivavo stanco a casa e mi buttavo sul divano, telecomando alla mano. Quando mi alzavo ero più annoiato e stanco di prima. Bill Watterson (il creatore di Calvin & Hobbes) spiega: “Staccare i pensieri non […]

Wandering Wil

Francesco Grandis
Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore esordiente e padre.
Continua...

Restiamo in Contatto!

Cercami sul tuo social network preferito!
Seguimi su FacebookSeguimi su Twitter!Seguimi su YouTube!Rss

Cerchi qualcosa?

  • Home
  • Privacy Policy
  • Cookie policy
  • Strumenti Privacy
  • Mappa del sito
  • Contatti

Copyright © 2013, Wandering Wil by Francesco Grandis. All rights reserved.

Copyright © 2023 · wanderingwil on Genesis Framework · WordPress · Log in