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Lo Shangai: il gioco di affrontare i problemi

Tempo di lettura stimato : 2 minuti

Affrontare i problemi a volte richiede strategia, ma possiamo prenderla lo stesso come un gioco: un bastoncino alla volta.

shangaiConoscete il gioco dello Shangai, o Mikado?

Lo facevo spesso da piccolo. Un mazzetto di bastoncini di vari colori viene lasciato cadere a ventaglio sul tavolo, e i giocatori guadagnano punti togliendoli dal mucchio a uno a uno, cercando di non far muovere gli altri.

Anche se l’esecuzione richiede una mano ferma, la strategia è molto semplice: si comincia sempre dal bastoncino più facile da togliere. In questo modo ne sblocchiamo altri che diventano più accessibili, e si prosegue con quelli.

Questo gioco è un buon esempio di come affrontare i problemi.

Spesso non facciamo la vita che vorremmo. Magari ci piacerebbe vivere da qualche altra parte o spendere in modo diverso il nostro tempo. Quasi sicuramente vorremmo essere più felici.

Se proviamo a immaginare il percorso che ci porta da dove siamo a dove vorremmo essere, però, ci sono sempre decine di ostacoli: il lavoro non ci lascia tempo, il mutuo non ci permette di risparmiare, come faccio a dirglielo ai miei, etc.

Questa matassa di problemi è inaffrontabile in una volta sola. Sono troppi e risolverli tutti assieme richiede soluzioni drastiche che sono difficili da accettare. Finiamo per perdere coraggio e rinunciare.

No. Giochiamoci a Shangai, invece.

Una mia carissima amica ha passato alcuni anni “bloccata” in una vita insoddisfacente. Per stare vicina al posto di lavoro viveva in un minuscolo appartamento in centro, per il quale pagava un affitto esagerato. Non riusciva a risparmiare soldi pur facendo un doppio lavoro, e proprio a causa di questo non aveva tempo per uscire, fare nuove conoscenze e in generale godersi un po’ la vita.

Lavorava dalla mattina alla sera solo per sopravvivere e poco più.

Ho dovuto insistere molto, ma alla fine sono riuscito a convincerla a cambiare casa. Si è spostata in periferia, dove ha iniziato a vivere in un appartamento nuovo, molto più ampio e luminoso, con un evidente miglioramento della qualità della vita. La cosa buffa è che il tempo per andare a lavoro era rimasto uguale a prima perché, pur vivendo più lontana, aveva accesso a strade più scorrevoli.

Soprattutto, però, ha iniziato a pagare 200 euro in meno di affitto.

Primo bastoncino.

I 200 euro in più al mese le hanno permesso di risparmiare dei soldi, e quindi di fare a meno del secondo lavoro. Questo le ha lasciato più tempo per sé stessa, “sbloccando” le serate fuori.

Secondo bastoncino.

Uscendo più spesso, ha iniziato a conoscere gente e a divertirsi di più. L’umore è migliorato ed è diventata lei stessa più socievole.

Terzo bastoncino.

Non posso dire che la sua vita sia cambiata in modo drastico, ma la qualità del suo tempo è sicuramente migliorata, ed è tutto cominciato da un piccolo cambiamento.

Allora, se stiamo pensando a quanto sia difficile il percorso da qui alla felicità, non disperiamoci subito. Sediamoci al tavolo e iniziamo a giocare.

Inizia tutto dal primo bastoncino.

Photo by Gerwin Sturm

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“Salgo sul Trono di Pietra, lascio spaziare lo sguardo
su quello che è a tutti gli effetti il mio dominio, e penso a tutte le cose che mi mancherebbero se me ne andassi o a tutte le cose che non sopporto più. Qui sono contemporaneamente libero e non lo sono. Sono un re prigioniero.“

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Novembre 20, 2014 - Felicità

Sulla Strada Giusta

Il viaggio è negli occhi, nel cuore e nella testa, e non finisce mai.

Da una scogliera a picco sul Mar Glaciale Artico, un uomo respira finalmente la libertà. Intorno ha solo il silenzio e davanti l’orizzonte, infinito e limpido. Appena qualche mese prima non l’avrebbe mai creduto possibile. Aveva trentun anni e un lavoro stabile: il sogno di molti, ma non il suo. Così un giorno ha detto basta e si è messo in cammino su sentieri sconosciuti, per cercare una risposta ai confini del mondo, senza ancora sapere se quello alla vita di prima sarebbe stato un arrivederci o un addio. Dal Sudamerica a Budapest, dall’India alla Scandinavia, tra paesaggi mozzafiato e momenti di intima condivisione, Francesco vive esperienze inattese che gli mostrano chi è davvero, un giorno dopo l’altro. Lontano da casa o tra la propria gente, l’importante è mettersi in gioco. Dopo il successo del blog Wandering Wil e i tantissimi lettori incontrati in Rete, Francesco Grandis è riuscito nell’impresa di pubblicare la sua storia. Sulla strada giusta è un “urlo nel silenzio” per svegliarci dal torpore della routine e ricordarci che se non insegui la felicità non avrai chance di trovarla.

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Francesco Grandis

Francesco Grandis
Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore, editore e padre.
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