Mi scrive un ragazzo. Appena laureato in giurisprudenza e pronto a iscriversi a un concorso pubblico, riceve una proposta di lavoro che gli permetterebbe di fare il fotografo alle Canarie.
“Che dici?” mi chiede. “Scelgo la carriera e il posto fisso, o accetto il lavoro alle Canarie ed esco dalla zona di comfort?”
Il ragazzo per me ha già deciso, e glielo dico. Glielo dico perché, quando da una parte hai la carriera e il lavoro sicuro, e dall’altra l’opportunità di fare il lavoro che ti piace in un posto che ti piace, non scrivi a “Francesco Grandis Wandering Wil Nomade Digitale Giramondo Ora Scrittore e Bla Bla Bla” per farti dire che la carriera è importante.
Scrivi a lui per farti dire: “vivi la vita, cazzo!”, perché è quello che vuoi sentirti dire, probabilmente perché attorno a te tutti gli altri dicono il contrario e ne hai le palle piene di sentire che alle Canarie ci puoi andare in ferie.
Adesso sono io che chiedo a lui: “Perché hai bisogno del mio consiglio? Non ce l’hai. Come non hai bisogno del consiglio di nessun altro. Io sono nessuno. Sono solo un tizio che, come tutti gli altri, non si prenderà la responsabilità di quello che ti consiglia. Fanno presto, loro, a dirti che la carriera è importante… e altrettanto presto faccio io, a dirti che è la vita a essere importante. Il punto è che in ogni decisione che prenderai sarai solo con la tua scelta. Tuo il piacere, tuo la responsabilità, tuo il dolore, tua la gioia. Quindi scegli quello che vuoi tu, caro mio, tu soltanto. Qualunque scelta prenderai sarà quella giusta perché sarà la tua.”
E comunque vivi la vita, cazzo.
Il mio nuovo romanzo!
IFALIK
Avventura | Mistero | Riscatto
“Salgo sul Trono di Pietra, lascio spaziare lo sguardo
su quello che è a tutti gli effetti il mio dominio, e penso a tutte le cose che mi mancherebbero se me ne andassi o a tutte le cose che non sopporto più. Qui sono contemporaneamente libero e non lo sono. Sono un re prigioniero.“