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THE END

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Il cambiamento è un passo verso se stessi

Tempo di lettura stimato : 2 minuti

Lascio le correnti, prendo il timone e cambio rotta. Non posso pentirmi di averlo fatto. Il cambiamento è un passo verso sé stessi.

Questo è l’ultimo articolo per il 2014.

Non è mia abitudine fare bilanci di fine anno. Mi sembra una cosa più adatta a una riunione aziendale che all’animo di una persona, ma questa volta voglio fare un’eccezione.

A Gennaio la mia ragazza è venuta a vivere con me, interrompendo in modo definitivo la mia lunga vita da “quasi-single”.

A Febbraio le visite al mio blog sono esplose con la “metafora dello zaino”. Da quel giorno ho capito che scrivere di viaggi non mi interessava così tanto, e ho iniziato a parlare sempre più spesso di vita e di felicità.

Ad Aprile ho iniziato a scrivere il mio libro.

A Luglio ha aperto gli occhi mio figlio Michele.

A Novembre il primo viaggio in tre.

È stato un anno di pochi ma significativi cambiamenti. Se mi guardo indietro, però, il 2014 è stato solo un ulteriore passo lungo un sentiero di rivoluzione personale iniziato nel 2009: il licenziamento, il giro del mondo, la ricerca della felicità, il nomad working, la scrittura e la condivisione.

Non c’è uno solo di questi cambiamenti di cui io mi penta, nemmeno uno. Di questi cinque anni rifarei tutto tale e quale, anche con il senno di poi. Non posso dirlo per altri periodi della mia vita.

È per questo che da quando ho iniziato a scrivere sto combattendo una battaglia silenziosa (ma nemmeno tanto) contro la paura di cambiare.

So bene che il cambiamento non è sempre una “buona cosa”. Possono esserci incidenti o occasioni spiacevoli a cambiare in peggio la mia vita, ma questi eventi sono del tutto fuori dal mio controllo e il massimo che posso fare è cercare di accettarli con serenità.

Ho il controllo su tutto il resto, però, ed è la maggior parte.

“Non fare niente” significa accettare le condizioni esistenti. Questo, in passato, mi ha portato sempre più lontano da dove avrei dovuto essere. È come navigare seguendo le correnti, senza mai usare il timone. Da qualche parte si arriva, ma dove?

Quando sono stato io a prendere il timone, invece, senza farmi influenzare da altri, obbedendo solo alla mia voce interiore, allora ogni scelta si è rivelata buona, sempre. Non perché io fossi particolarmente saggio o lungimirante, anzi, ma perché qualunque cambiamento deciso in questo modo non può che portarmi più vicino al mio percorso naturale. È istintivo: chi agirebbe per andare contro se stesso?

Il cambiamento a volte ha avuto anche brutte facce: non avere più un lavoro, magari, o una relazione interrotta. Altre volte è andata peggio del previsto e ho creduto di essere stato sfortunato, ma anche così sono arrivato più vicino a me stesso di quanto non lo fossi prima.

Così, cambiamento dopo cambiamento, ho conquistato la posizione in cui mi trovo ora. Non sono ancora arrivato, ma di strada ne ho fatta tanta e non tornerei indietro di un solo passo. Nemmeno uno.

Perché ho sempre camminato in direzione di me stesso.

Per questo, per il 2015 voglio augurare a tutti ogni bene autentico possibile, ma due cose soprattutto.

La chiarezza, per capire quale sia la direzione giusta, e la forza di volontà, per sceglierla.

A presto, un abbraccio.

È uscito il mio nuovo romanzo!

THE END

Thriller distopico

Abiti in un mondo perfetto, vivi una vita lunghissima, muori il giorno prestabilito. Ma se scoprissi che il prezzo da pagare è altissimo?

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Dicembre 27, 2014 - Scelte

Sulla Strada Giusta

Il viaggio è negli occhi, nel cuore e nella testa, e non finisce mai.

Da una scogliera a picco sul Mar Glaciale Artico, un uomo respira finalmente la libertà. Intorno ha solo il silenzio e davanti l’orizzonte, infinito e limpido. Appena qualche mese prima non l’avrebbe mai creduto possibile. Aveva trentun anni e un lavoro stabile: il sogno di molti, ma non il suo. Così un giorno ha detto basta e si è messo in cammino su sentieri sconosciuti, per cercare una risposta ai confini del mondo, senza ancora sapere se quello alla vita di prima sarebbe stato un arrivederci o un addio. Dal Sudamerica a Budapest, dall’India alla Scandinavia, tra paesaggi mozzafiato e momenti di intima condivisione, Francesco vive esperienze inattese che gli mostrano chi è davvero, un giorno dopo l’altro. Lontano da casa o tra la propria gente, l’importante è mettersi in gioco. Dopo il successo del blog Wandering Wil e i tantissimi lettori incontrati in Rete, Francesco Grandis è riuscito nell’impresa di pubblicare la sua storia. Sulla strada giusta è un “urlo nel silenzio” per svegliarci dal torpore della routine e ricordarci che se non insegui la felicità non avrai chance di trovarla.

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Sulla strada giusta
Il libro di Francesco Grandis

THE END – Il mio nuovo romanzo

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Wandering Wil

Francesco Grandis
Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore esordiente e padre.
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