Wandering Wil

Il blog di Francesco Grandis

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L’inizio della strada

Tempo di lettura stimato : 5 minuti

Se è la prima volta che arrivi su Wandering Wil potresti non sapere di cosa si parla: tranquillo, non l’ho capito bene nemmeno io. Ho iniziato scrivendo di viaggi e ho finito scrivendo di ricerca della felicità universale. Però molti articoli di questo blog si possono dividere in alcuni temi principali. Ne ho raccolti alcuni qui (non sono tutti) per darti la prima infarinata sul “Wandering Wil – pensiero”.

Ma prima di iniziare il nostro percorso assieme, qualche informazione fondamentale.

Chi è Wandering Wil?

Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore esordiente e padre. Autore, per il momento, di “Sulla strada giusta” e “Da zero a diecimila” (non disponibile).

(vai alla bio completa).

Come è possibile essere aggiornati?

Wandering Wil è un blog senza cadenza fissa.
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Molto bene, iniziamo. Clicca sul titolo degli articoli, oppure sulle immagini per accedere alle varie categorie.
(nota: tutte le citazioni a inizio sezione sono tratte da “Sulla strada giusta“)

 

Vita

Io amo la vita. La amo alla follia. La amo quando è bella, perché mi rende felice. La amo quando è brutta, perché mi rende forte. Amo la vita che ho avuto perché mi ha reso quello che sono, e amo la vita che avrò perché mi renderà ciò che avrò il coraggio di diventare.

La metafora dello zaino, ovvero l’arte di prepararsi alla vita

Non abbiamo altro che il tempo

Quando arriverà quel giorno

Le cose importanti della vita (e come ce ne freghiamo)

Bisogna pensare al futuro

Eh, ma tu sei stato fortunato!

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Felicità

Io volevo essere… felice! Tutto il resto erano solo dettagli. I soldi, il lavoro, la carriera, la macchina, il cellulare… dettagli. Dettagli senza importanza in confronto ad un obiettivo così immenso e completo come la felicità. […] Cos’altro può esserci di più importante di questo? A che altra missione può, un uomo, dedicare la propria esistenza?

La metafora del cavatappi

E poi arriva tizio

L’ottimismo uccide: il paradosso di Stockdale

L’arte del compromesso: cosa c’è dopo il cambiamento

Vivere con il freno a mano tirato

Come non avere rimpianti tra vent’anni

Lunga è la strada, anche quella giusta

Identikit di un infelice cronico, o dell’arte di risolvere problemi

La felicità ambientale

Qui e ora: basta per essere felici?

La felicità non è un interruttore

Lo Shangai: il gioco di affrontare i problemi

Mollare tutto e restare: la ricerca della felicità anche senza viaggiare

Prima il piacere e poi il dovere, non il contrario

The Job of Being Happy (video inglese, sub ita)

Il lavoro di essere felici – Job Festival 2014 (video)

Torna su

Società, denaro e lavoro

Il sistema occidentale si basa esclusivamente sulla ricerca del profitto, o per essere più precisi, sulla sua crescita. […] Il mondo ha bisogno di qualità, non di quantità. Di progresso, non di crescita. Di benessere, non di ricchezza. Questo sistema non può funzionare e non funzionerà.


La sopportazione dell’uomo medio, ovvero “se tutti facessero come me”

I quattro cavalieri del progresso

Senza denaro, saremmo tutti ricchi

Spegni quella cazzo di televisione!

L’urlo del criceto

Il mercato dell’infelicità

Lavorare senza lavorare: opus e labor

Lavorare meno, lavorare meglio

Torna su

Paura

No, non avevo solo paura. Ero terrorizzato. Certo, potevano dirmi tutte le volte che volevano che c’era bisogno di coraggio per mollare un lavoro sicuro durante una crisi economica. Ok, forse ce ne vuole un po’, d’accordo. Ma dico che ce ne vuole molto di più a rimanere dove si è, quando hai già visto come andrà a finire. Non ho fatto il salto perché ho avuto il coraggio di affrontare l’ignoto, ma perché ho avuto paura di restare in un mondo che conoscevo fin troppo bene.


Mollare tutto e partire: le 8 cose che ho capito sulla paura

Ho paura, mi dice

Fare i conti con la paura

La paura di fallire

Ho avuto paura

Ho avuto paura, ma me la sono cercata

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Scelte

L’istinto […] parla con un linguaggio grezzo e potente, e ci dice cosa è giusto e cosa è sbagliato per noi e basta, senza curarsi dell’opinione altrui, delle paure e del senso comune. Ci dice la verità, che ci piaccia o no. Lo fa con le lacrime o con una stretta allo stomaco. Non sono consigli, l’istinto non tenta di convincerti. I suoi sono ordini.


Non resistere, lasciati cadere

Paletti… paletti ovunque!

Ho fatto trenta, ma NON farò trentuno

Allora, hai già deciso cosa vuoi fare da grande?

Il cambiamento è un passo verso sé stessi

Molto lontano, incredibilmente vicino

La guerra tra istinto e ragione… non è una guerra!

Molto rumore (nella testa) per nulla

I sogni sono una cosa serissima

Se non ti piace qualcosa, cambiala!

Giocare a poker: la nostra vita sul piatto

Tra il dire e il fare: facciamo un gioco?

Gabbie

Vita, scelte, felicità: discorso spontaneo notturno (video)

Torna su

Gli “altri”

La mia vita, però, non era e non poteva essere la proiezione dei desideri e dei valori altrui, perché nessuna di quelle persone si sarebbe fatta carico della mia infelicità. Si fa presto a dire: “io avrei pazienza, e non mollerei il lavoro”. Chi finisce a piangere sul cuscino, però? […] Chi si prende la responsabilità dei desideri e delle paure che proietta sugli altri? Nessuno. Ecco perché nessuno dovrebbe fiatare quando una persona decide per conto proprio in che direzione spingere la propria vita.


Cari genitori, è ora che facciamo un discorsetto: una lettera dai vostri figli

E se avessi ragione io?

Tu non sei normale

Vedrai tra trent’anni!

Il cambiamento visto dagli altri

Per chi? La storia della macchietta sul viso, ovvero l’origine dell’inganno

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Viaggio

Il viaggio è un’esperienza che ha avuto il potere di cambiarmi dentro. […] È stata una lente attraverso la quale osservare il mondo e me stesso. Vedendo le cose da tante angolazioni diverse riuscivo a dar loro il giusto valore. […] La marca dei vestiti, i locali che frequenti, i colori di tendenza. Sono cose piccole. Viste da lontano spariscono. Quelle che contano rimangono invece. Le chiacchiere tra amici, le risate, la pace. Da qualunque distanza le guardo sono sempre immense. Il loro valore è universale.


La vita è un viaggio (e viceversa)

Cammino di Santiago con bambino: l’organizzazione

Due adulti e mezzo sul cammino di Santiago

Rispetto!

Quanto costa un giro del mondo

Cosa ho imparato in viaggio

Il Tempio, il Libro e la Domanda (gruppo)

23 domande frequenti sul lavoro nomade e il viaggio

Giro del mondo #1 (gruppo)

Giro del mondo #6 (nord-europa) (gruppo)

Sette passi attorno al mondo (video)

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Photo credits: Dung Beetle – 艾文 Wisse | Falling – Elena Kalis | Angry boy – Darrell J. Rohl

Francesco Grandis

Francesco Grandis
Francesco Grandis, in arte Wandering Wil. Vagabondo del mondo e della vita dal 2009, ma solo part time. Ex ingegnere, ex programmatore nomade, oggi scrittore, editore e padre.
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Sulla strada giusta
Il libro di Francesco Grandis

IFALIK – Il mio nuovo romanzo

THE END – Distopico

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